MESSINA – Si chiama Pums ed è il Piano urbano della mobilità sostenibile. Oggi dalle 13.30, salvo sorprese o “agguati” politici, l’ormai ex maggioranza a sostegno dell’amministrazione Basile lo approverà con il voto determinante dei tre consiglieri del Partito democratico. L’orientamento del Pd è favorevole e così si è espresso in una nota: “L’amministrazione Basile non ha i numeri in aula per amministrare e intanto le destre strumentalizzano. La Giunta e l’aggregazione di De Luca non hanno più la maggioranza. Noi esercitiamo un ruolo d’opposizione e, in merito al Pums, abbiamo avviato una fase d’ascolto di tutte le associazioni ambientaliste e i portatori d’interesse. E, sulla base di questo, dopo che c’è pure stato un confronto all’interno del Coordinamento provinciale, esprimeremo il nostro voto”.
Al contrario, Fratelli d’Italia ribadirà il proprio “no”: “Lo riteniamo uno strumento lontano anni luce dalle reali esigenze della cittadinanza. Auspichiamo che anche gli altri consiglieri, a prescindere dalle appartenenze politiche e alla vicinanza all’amministrazione, comprendano che l’approvazione di questa delibera rappresenterebbe un colpo mortale all’economia delle aziende messinesi”. Queste le parole del consigliere di FdI Dario Carbone.
Tra isole pedonali da estendere, piste ciclopedonali sulle careggiate e Zone a traffico limitato (Ztl), in primo piano è il tema della discussa pedonalizzazione nel tratto del Viale San Martino, Villa Dante e il Viale Europa. In più, vanno considerate le modifiche alla viabilità nelle zone nord e sud. Ma andrebbe precisato che il Pums, un obbligo per i Comuni sopra i 100mila abitanti, è un documento di programmazione soggetto a verifiche, nel 2026, e a possibili variazioni. “Non tutto verrà poi attuato e ci sarà una verifica costante”, ha specificato più volte l’assessore e vicesindaco Salvatore Mondello.