Quinto atto per “Ufficio Spettacoli” il periodico che per sedici anni ha raccontato ai cittadini gli eventi di Messina e Provincia. Un’altra esperienza culturale, oltre che editoriale ,che volge al tramonto e che va ad unirsi al Pantheon delle grandi imprese “estinte”, come la “Saletta Milani” e “City” di Giovanni Buttò. Pezzi di storia cittadini, passati ma rimpianti. Per Ufficio Spettacoli, però, l’ultimo numero presentato questa mattina nel corso della conferenza stampa, se segna la fine del cartaceo, non è, però, un funerale per l’intero progetto. Il futuro, come per molte altre esperienze editoriali, sarà online.
“Ormai è abbastanza frequente che chiuda un attività – ha dichiarato commosso il fondatore Luciano Fiorino – ma per me e per tutti coloro che ci hanno lavorato “Ufficio Spettacoli” è una storia, la storia di sedici anni durante i quali abbiamo istaurato un rapporto molto prossimo con i lettori, prediligendo un metodo molto emotivo nel lavoro, che forse può definirsi poco obiettivo, ma sicuramente autentico e più vero. Per noi non era un semplice giornale, ma un esperienza di vita”. Grande rammarico è stato espresso anche dall'attore e regista, Maurizio Marchetti, del segretario generale di TaoArte, Ninni Panzera, del presidente regionale dell'Agis (Associazione Generale Italiana Spettacolo), Egidio Bernava, e del musicistaGiacomo Farina, che hanno partecipato alla conferenza stampa di commiato a fianco di Luciano Fiorino. Nel corso dell'incontro è stato presentato anche l'ultimo numero cartaceo del free-press più longevo dell'editoria messinese, un'edizione speciale di 68 pagine in formato magazine da collezione.
“Ufficio Spettacoli – ha sottolineato l'assessore alla cultura Tonino Perna nel suo intervento – è stato, oltre che un appuntamento fisso per la città ed i suoi lettori, un laboratorio di idee che ha dato i suoi frutti. La speranza è che il progetto possa ripartire in maniera condivisa e programmatica”. La chiusura della versione cartacea è stata motivata da ragioni economiche e dalla necessità di creare una piattaforma multimediale al passo con i tempi attraverso un nuovo progetto di Ufficio Spettacoli, da realizzare in sinergia con l'emittente RadioStreet Messina, a partire dal prossimo mese di maggio. Perna ha evidenziato, inoltre, gli scarsi fondi a disposizione dell’assessorato alla cultura, in grado, ora come ora, di organizzare – a fatica – “un evento a Pasqua ed uno in Agosto, e poi basta”, in attesa della prossima finanziaria, però, l’assessore si è impegnato a lanciare un appello ai cittadini per un co-finanziamento del nuovo progetto mediatico di Ufficio Spettacoli. La campagna per il nuovo portale internet è stata denominata “SenzaUese” e vuole innescare una vera e propria sottoscrizione “dal basso” – anche con piccoli o piccolissimi finanziamenti – per raggiungere un budget di circa 10.000 euro, che verrà utilizzato per la creazione del nuovo giornale “uesse.me”.
Nell’ultimo numero cartaceo, in formato speciale, letteralmente da collezione, i sedici anni di storia del periodico vengono rivissuti, con grande nostalgia, e raccontanti da firme altrettanto storiche: da Dario Morelli, all’intervista al fondatore Luciano Fiorino di Fabio Mazzeo, passando per Manuela Modica, Nunzia Lo Presti, Damiano Miceli, Marco Fiorino, Palmira Mancuso, Marco Olivieri, Marcantonio Pinizzotto, Giuseppe D’Avella e tanti altri. Le pagine dedicate ai messaggi di coloro che hanno voluto far notare “che in un circuito culturale che funziona, l’informazione di settore deve avere un ruolo” – come viene scritto nell’incipit – sono aperte dal saluto del Sindaco Renato Accorinti, seguito da tanti nomi illustri della cultura e dello spettacolo della nostra città. Dopo tanto rammarico, però, l’ultima pagina è dedicata al futuro e all’ottimismo. Questa pagina finale, segna dunque un nuovo inizio. Viene illustrata la crisi del format cartaceo in generale e spiegato il progetto futuro che non vedrà più 5.000 copie in giro per la città, in borsa o in tasca ai cittadini, ma il nuovo Uesse diffuso tramite la rete, in ogni pc e telefonino. L’ultimo numero cartaceo di Ufficio Spettacoli si chiude con un titolo: “I prossimi sedici anni”, che è anche l’augurio dell’intera città. (Eleonora Corace)