Ancora riflettori puntati sul punto nascita di Sant’Agata Militello. La questione nei giorni scorsi è stata ripresa più volte dalle forze politiche locali, dai sindacati e da vari gruppi del territorio. Dopo la nomina del commissario ad acta, Angelo Pellicanò, non tardano ad arrivare le reazioni.
Sulla decisione dell’assessore regionale Ruggero Razza si era già espresso il deputato Giuseppe Picciolo, dicendosi perplesso ed esponendo le proprie opinioni. Ad intervenire adesso è il deputato FdI Elvira Amata, membro della commissione sanità all’Ars.
“Non si gioca con la pelle delle persone, soprattutto se parte in causa sono mamme e neonati. Quando poi si pensa di dover intervenire su una questione così importante, come quella del punto nascita dell’ospedale di S. Agata, bisognerebbe prima fermarsi a riflettere ed informarsi bene ascoltando tutte le parti in causa –ha dichiarato Amata, che ha poi aggiunto- La sterile polemica non serve a nessuno. Oggi in tanti stanno entrando nel merito della questione, aldilà se ne abbiano titolo o meno ed ancora senza conoscere il problema in tutte le sue criticità. Bisogna tenere bene a mente che l’interesse primario è la tutela del paziente, per quanto non sempre di semplice garanzia specie in situazioni complicate come quelle nelle quali abbiamo a che fare con territori periferici ai centri cittadini. Qui nessuno deve vincere o perdere. Per una sanità di eccellenza è necessario fare rete e quindi, a mio avviso, la risoluzione del problema deve per forza passare da un tavolo di concertazione a cui dovrebbero partecipare tutti i sindacati, i sindaci dei comuni del comprensorio nebroideo, il direttore generale dell’Asp 5, Paolo La Paglia e il nuovo commissario straordinario, Angelo Pellicanò. Solo così –ha concluso- unendo le forze, le strategie e soprattutto le risorse sanitarie si potrà giungere ad una soluzione che garantisca eccellenza delle prestazioni sanitarie e sicurezza dei pazienti. Sono certa che vorrà partecipare alla discussione a riguardo anche l’assessore Razza”.
Dichiarazioni anche da Cisl Fp. Il sindacato si è espresso auspicando una celere riapertura del punto nascita, pur senza trascurare il tema della sicurezza.
“Appare evidente –scrive il sindacato- che a seguito di alcune denunce circa le mancate condizioni di sicurezza strutturali e di risorse umane il direttore sanitario aziendale ed il direttore Sanitario del presidio ospedaliero, siano stati costretti a chiudere il reparto nell’interesse della collettività, esclusivamente per il periodo utile al suo adeguamento e soprattutto fino all’assegnazione delle necessarie figure professionali in dotazione allo stesso. Auspichiamo che il neo commissario ad acta possa affiancare la direzione generale per accelerare la riapertura del punto nascita, garantendo idonee condizioni di sicurezza che devono rimanere al centro dell’attenzione delle parti sociali, politiche e manageriali. Pertanto, nel ravvisare l’assoluta volontà di dare vita al Punto Nascita Sant’Agatese da parte del manager dell’Asp di Messina invitiamo a velocizzare l’iter procedurale atto alla sua riapertura. Chiediamo inoltre di essere auditi presso la Sesta Commissione Sanità, per definire finalmente l’importante questione”.