MESSINA – “E’ tempo di rilanciare l’azione amministrativa nel segno del decentramento: attenzione alle periferie, autonomia finanziaria delle circoscrizioni, snellezza nelle procedure amministrative che coinvolgono i quartieri”. Così i consiglieri di circoscrizione del Pd lanciano una “sfida” all’amministrazione guidata da Cateno De Luca.
“Sappiamo bene che nel suo programma elettorale, il primo cittadino aveva dichiarato di voler sopprimere le circoscrizioni: noi invece rilanciamo. Non solo vanno mantenute, ma addirittura potenziate, sganciandone le logiche politiche e finanziarie dal centralismo del Palazzo che spesso si è dimostrato sordo alle richieste ed elefantiaco nelle reazioni. Il caso di “Montemare” è emblematico – spiegano i consiglieri di circoscrizione – pur non condividendo la finalità del referendum, che condannerebbe all’oblio gli ex XI e XII quartiere che vogliono costituirsi in quartiere autonomo, comprendiamo i motivi che sono alla base della scelta: agiamo sul territorio, nei villaggi, nelle aree messinesi in cui la politica si vede solo durante la campagna elettorale, e capiamo la frustrazione che deriva dall’essere sistematicamente ignorati nelle benchè minime richieste: dai trasporti ai rifiuti, dallo sviluppo ai servizi, le periferie sono da sempre inascoltate e neglette”.
I temi in gioco sono numerosi e fondamentali, dal conoscere cosa ne è stato delle delibere, mai discusse, sul decentramento, alla eventuale riperimetrazione dei quartieri, effettuata tredici anni fa da un commissario e ormai non più rispondente ai bisogni di una città con enormi differenze tra un territorio e l’altro. Di questo si parlerà in una prossima conferenza stampa congiunta, nella quale si esporranno i temi che il Pd vuole portare al centro dell’agenda politica cittadina.
Dai dieci consiglieri parte quindi una proposta: “Il sindaco inizi un vero e proprio percorso di decentramento amministrativo: si rimetta in gioco, come ha già dimostrato di sapere e poter fare, per dare senso a un istituto, quello dei consigli di quartiere, che è quanto di più prossimo ci sia al concetto di democrazia partecipata, che è più vicino alle esigenze del territorio, che ha possibilità di rispondere più celermente alle esigenze dei cittadini e di ridare dignità a villaggi e periferie. Ma soprattutto – rilanciano i consiglieri – se così fosse, sarebbe in grado di sgravare un notevole peso amministrativo dall’azione dell’amministrazione e del consiglio comunale, permettendo loro di dedicarsi ai temi del lavoro e dello sviluppo della città. E’ una risposta che l’amministrazione deve dare a quella parte di Messina che non è compresa tra il quadrilatero Annunziata-Circonvallazione-Viale Gazzi, e che rappresenta non solo la maggioranza della popolazione, ma il vero e proprio cuore pulsante e la specificità di questa città. Ridiamole voce, signor sindaco, ridiamole linfa e dignità. Altrimenti – dichiarano provocatoriamente – si prenda una decisione coraggiosa e si sopprimano, perchè così come sono organizzati adesso, i quartieri non servono a nessuno”, concludono.
Domani, intanto, alle 10.30 presso la sala ovale del Comune di Messina, si terrà la conferenza stampa di presentazione del Comitato decentraME, nato dall’esigenza di dare attuazione all’articolo 5, comma 3, legge regionale numero 11/2015 in forza del quale “…entro 180 giorni dal rinnovo dei Consigli circoscrizionali, i Consigli dei Comuni di cui al comma 1 assegnano le competenze alle circoscrizioni di decentramento. Decorso infruttuosamente il suddetto termine, l'assessore regionale per le autonomie locali e la funzione pubblica nomina un commissario ad acta che provvede in via sostitutiva”. "I 180 giorni di tempo – ricorda la portavoce del comitato, Maria Fernanda Gervasi – scadranno a gennaio e ancora non si hanno notizie in ordine all’attuazione del decentramento".