In modo brutale potremmo definirlo “il gioco delle tre carte”, ma se vogliamo essere diplomatici allora possiamo dire che l’Unione Europea vuol vederci chiaro sul sistema adottato dall’Italia che “spaccia per suoi” trasferimenti europei erogati in Sicilia.
A presentare la denuncia sulla violazione di un principio europeo (il principio di addizionalità) è stato il Movimento Sicilia Nazione, del quale fa parte anche l’assessore regionale al bilancio Gaetano Armao.
Il Movimento, come si legge su Blogsicilia, ha presentato un esposto sulla violazione del principio di addizionalità.
L’Italia, invece di trasferire alla Sicilia i fondi ad obiettivo convergenza provenienti dall’Europa, in aggiunta ai fondi che le spettano da parte dello Stato, ha utilizzato i soldi europei per coprire i ‘trasferimenti statali’.
Il regolamento europeo stabilisce che i Fondi dell’Unione Europea destinati alle regioni ‘obiettivo convergenza’ servano ad aiutare le regioni rimaste indietro in termini di infrastrutture e crescita globale.
L’obiettivo è sostenere uno sviluppo più rapido per raggiungere le altre Regioni maggiormente sviluppate dell’area europea. Per reggere il passo dunque devono poter contare su maggiori risorse di carattere aggiuntivo rispetto a quelle nazionali.
La Sicilia, neanche a dirlo, è destinataria di questo tipo di risorse ma l’Italia, stando a quanto denunciato dal Movimento Sicilia Nazione, ha utilizzato quei Fondi in modo sostitutivo e non aggiuntivo.
E’ stato lo stesso assessore Armao a spiegare d’aver denunciato l’Italia all’Unione Europea per aver violato il principio di addizionalità ed aver usato i Fondi strutturali in termini sostitutivi e non aggiuntivi agli investimenti dovuti alla Sicilia ed al Sud.
L’esposto ha avuto attenzione a Bruxelles come riporta l’assessore Armao sui social annunciando che è arrivato il monito della Commissione Ue nei confronti dell’Italia, che adesso rischia il taglio dei fondi strutturali, se non verrà mantenuto un adeguato livello d’investimenti pubblici nel Mezzogiorno.
La Commissione Ue, come spiega il direttore generale per la Politica Regionale , Marc Lemaitre ha trasmesso una lettera al governo italiano evidenziando con preoccupazione le cifre sugli investimenti al Sud “che sono in calo e non rispettano i livelli previsti per non violare la regola Ue dell’addizionalita’”.
Se dovessimo essere pignoli, lo Stato Italiano nei confronti della Sicilia ignora da decenni le norme previste dal nostro Statuto e dalla riforma del titolo V della Costituzione con riferimento all’autonomia della nostra Regione ed ai fondi strutturali. Ma questo è un altro discorso (ed un fiume di miliardi che abbiamo perso a causa anche di una classe politica incapace di difenderci).
Rosaria Brancato