Cesare Giorgianni
MESSINA – Le vie S. Caterina dei Bottegai e Romagnosi, come testimoniano queste foto, rappresentano l’esempio più lampante dell’inefficienza o meglio ancora dell’inesistenza del servizio di spazzamento nel “cuore” della nostra città.
Abbiamo voluto citare le due strade in questione, che tra l’altro si incrociano, ma avremmo potuto indicarne tante altre in quel quadrilatero delimitato da viale Boccetta, via XXIV Maggio, Corso Cavour e via S. Agostino.
Stiamo parlando di un’area molto frequentata soprattutto dai turisti che, sbarcati dalle navi da crociera, si incamminano generalmente verso le zone più alte di Messina per poter ammirare il panorama del porto e dello Stretto. E ciò avviene, come è noto, in modo particolare dallo spiazzo dalla Chiesa di Montalto o dallo slargo sull’altura di Cristo Re.
Due autentici “balconi” su un paesaggio ineguagliabile. Ma, proprio per poter raggiungere questi invidiabili punti di osservazione, i crocieristi devono giocoforza attraversare quelle viuzze che, alle spalle del Teatro Vittorio Emanuele o di Palazzo Zanca (sede del Municipio), sono state evidentemente dimenticate dai collaboratori ecologici.
Di coloro i quali un tempo venivano comunemente definiti spazzini o netturbini, infatti, non si registrano tracce neanche in questa zona del centro urbano contrassegnata tra l’altro dalla presenza da diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche.
Sacchetti di spazzatura, bottiglie di vetro, lattine e cartacce “gentilmente” lasciate dai nostri concittadini, fanno da “cornice” a un tappeto di foglie secche e rami di alberi spezzati e finiti per terra. Un “quadretto” desolante, quindi, in un “angolo” di Messina in cui la cura del verde e la pulizia dovrebbero invece rappresentare una priorità.
Certo, situazioni simili o peggiori sono state segnalate un po’ ovunque e in modo particolare nelle zone più periferiche. Ma continuiamo a chiederci: esistono gli spazzini a Messina? E chi li “gestisce”, indicando loro i servizi da attuare, è in grado di ricoprire questo compito? Giriamo la domanda all’assessore competente. In attesa di una risposta…