Vedendo queste immagini una domanda sorge spontanea: com’è possibile riuscire a produrre tutta questa immondizia in spiaggia? Quelli che vediamo sono i cestini differenziati che per l’estate l’Ato3 ha sistemato su tutto il litorale messinese, al mattino tocca agli uomini di Messinambiente svuotarli, ma lo spettacolo che ci si trova davanti è davvero indecoroso. Intanto a quanto pare i messinesi non riescono a entrare nella mentalità della raccolta differenziata. Iniziare a farla dalla spiaggia, dove non dovrebbe esserci la varietà di rifiuti che produciamo a casa, dovrebbe essere più semplice ma basta fare un giro per vedere che i cittadini sono i peggiori nemici della loro stessa città. Le immagini si riferiscono a Mortelle, le segnalazioni però non si contano più e arrivano da quei messinesi che invece si indignano ancora a trovare queste situazione.
Il Commissario di Messinambiente Armando Di Maria ha precisato che andando avanti così ogni intervento quotidiano si rivela un lavoro quasi inutile, complice anche la lontananza dei cestini rispetto alla strada, lontananza che costringe gli operatori a fare i chilometri per ripulire tutto. Per poi ritrovarsi all’indomani di nuovo punto e a capo. Il Commissario Di Maria è già sul piede di guerra, si dovrebbe probabilmente trovare una sistemazione più “comoda” per i cestini, ma soprattutto insegnare il buon senso alla gente. Ciò che è peggio, aggiunge Di Maria, sono le discariche a cielo aperto che iniziano a formarsi sulle spiagge e in cui si trova davvero di tutto. Messinambiente corre ai ripari, ma la situazione non è di facile risoluzione se non arriva un pizzico di impegno da parte della città.
Anche l’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua allarga le braccia quando si parla di spiagge. “Le segnalazioni non si contano più, questo mese doveva partire una campagna di sensibilizzazione e informazione ma non c’è stato il tempo materiale.Avevamo iniziato a coinvolgere i volontari, ma purtroppo dopo la prima iniziativa non c’è stato un seguito. Era stato un bel segnale di partecipazione, ma adesso le persone che si erano volontariamente offerte a collaborare sono sparite".
Spontanea quindi anche un’altra domanda: dove sono finiti volontari? Nei primi giorni l’entusiasmo aveva raccolto centinaia di persone in un’operazione di pulizia “dal basso. Adesso però nessun più si offerto gratuitamente, non si sono più viste iniziative di quel genere. Anche se probabilmente basterebbe solo un po' di rispetto in più per l'ambiente e per quella stessa spiaggia in cui ogni giorno si va a trascorrere qualche ora di relax. (Francesca Stornante)