Per il corpo della polizia Municipale, il detto “più siamo meglio è”, calza a pennello. Le carenze d’organico non sono infatti un mistero, e sebbene con l’assunzione dei venti nuovi vigili il numero sia salito a 394, esso risulta ancora del tutto insufficiente rispetto alle effettive esigenze della città. La necessità di rinforzare e ringiovanire il personale è un dato oggettivo, sotto gli occhi di tutti. Di fronte a tali evidente esigenze, c’è chi spinge per cercare di fare valere anche le proprie ragioni, che in questo caso potrebbero “sposarsi” a pieno con quelle del Comune. Loro sono i 12 vigili risultati idonei al concorso che ha portato all’assunzione dei venti e che chiedono di poter proseguire con lo scorrimento della graduatoria per rientrare tra le eventuali nuove leve. Un obiettivo che i ragazzi si augurano possa essere raggiunto entro un termine piuttosto breve, quello cioè del mantenimento dei poteri speciali in capo al sindaco Buzzanca. L’esistenza dell’Opcm, in cui viene prevista la possibilità di arrivare ad un massimo di 200 assunzione sulla base della condizione della città, consentirebbe di snellire molto i tempi burocratici. Un’occasione che anche il comandante Ferlisi sembra vedere di buon grado, come confermato anche dalla lettera inviata al primo cittadino per sollecitare le procedure.
Sulla situazione della Municipale e sulla necessità di implementarne il numero, intervengono anche i rappresentanti sindacali del Csa Gaetano Giordano e Pietro Fotia. Quest’ultimi virano però l’attenzione sull’integrazione oraria ai dipendenti a tempo determinato inquadrati nel profilo di Agente di Polizia Municipale. “Dal 1° luglio – scrivono – scadrà infatti la validità dell’attuale integrazione e conseguentemente gli stessi saranno costretti ad effettuare servizio solamente su 18 ore settimanali con le immaginabili ripercussioni sull’efficienza del servizio all’utenza e sulla tranquillità degli stessi lavoratori impegnati in un delicatissimo settore. Sarebbe pertanto gravissimo non provvedere nell’immediatezza alla soluzione della problematica che se non prontamente risolta porterebbe disagi, scontento e malumore fra i lavoratori medesimi”. Una richiesta legittima che tuttavia, anche in considerazione delle difficili condizioni economiche del Comune, sembra difficile poter esaudire. (EDP)