Boom di incarichi per l’avvocato Aldo Tigano, perde terreno Bonaventura Candido

La quinta puntata dell’approfondimento di Tempostretto.it sugli incarichi legali è dedicata agli avvocati Aldo Tigano e Bonaventura Candido. Prima di entrare nel dettaglio delle delibere esitate dalla giunta Accorinti per conferire loro la rappresentanza e la difesa del Comune di Messina, vogliamo brevemente elencare i provvedimenti esitati dall’esecutivo guidato dal sindaco Renato Accorinti relativi all’aggiornamento dell’Albo Legali di Fiducia.

Il primo atto arriva nel 2014: con delibera di giunta n. 503 del 1 luglio 2014, la giunta comunale dà mandato al Dirigente all’avvocatura di provvedere alla revisione dell’albo dei legali esterni previa emanazione di un bando/avviso pubblico distinto per sezioni: amministrativo, lavoro, civile , penale, tributario, societario, ambientale. Con determina dirigenziale n. 312 del 30 luglio 2014 viene predisposto lo schema di bando/avviso pubblico e con determina dirigenziale n. 350 del 16 ottobre 2014 si costituisce l’Albo dei legali di fiducia, di cui la Giunta prende atto con delibera n. 821 del 28 ottobre 2014.

Passano due anni, l’Albo è infatti sottoposto a revisione biennale, e con determina n.129 del 19 febbraio 2016 viene disposta la riapertura dei termini per le nuove iscrizioni. Con determina n.509 del 21 aprile l’Albo viene aggiornato con i nuovi iscritti: 35 avvocati vanno ad aggiungersi ai 260 già in elenco, per un totale di 295 avvocati a disposizione dell’ente.

Nonostante l’elenco da cui attingere sia lungo, gli incarichi, dal 2014 ad oggi, vanno a finire ad uno sparuto gruppo di avvocati.

Continuiamo, quindi, il nostro viaggio tra le delibere pubblicate nell’albo pretorio del Comune di Messina, avente ad oggetto conferimento, conferme o ratifiche di incarichi legali, scoprendo chi sono gli avvocati a cui la giunta Accorinti ha deciso di affidarsi nel corso del suo mandato.

Scorrendo le deliberazioni abbiamo trovato anzi ritrovato i nomi di Aldo Tigano e Bonaventura Candido, nelle cui mani Palazzo Zanca si è affidato spesso anche in passato.

Tra il 2014 ed il 2016, per l’avvocato Tigano è boom di incarichi, alcuni dei quali sono la continuazione di quelli ricevuti nel periodo precedente all’insediamento dell’amministrazione Accorinti.

Analizziamo anno per anno, partendo dal 2016 e andando a ritroso. Per questi primi sei mesi del 2016 sono cinque le delibere su cui compare il suo nome: la delibera n. 362 del 17 maggio 2016 relativa ad una ratifica di incarico affidato già dal sindaco con procura in via d’urgenza per rappresentare e difendere l’ente comunale nella procedura giudiziale innanzi al Tribunale superiore delle Acque pubbliche, compenso 4.400,00 euro; la delibera n. 333 del 10 maggio con conferimento di incarico per giudizio in Cassazione, compenso 9.112,00 euro; delibera n. 206 del 22 marzo con conferimento di incarico per una vicenda giudiziaria risalente al 2003 che aveva già seguito, compenso 21.870,00 euro; la delibera n. 194 del 17 marzo avente ad oggetto la ratifica di un incarico per seguire un ricorso in appello al Cga, compenso 5.467,00 euro; delibera n. 143 del 1 marzo avente sempre ad oggetto una ratifica di incarico per un contenzioso con Assessorato regionale Infrastrutture e Mobilità. Compenso 2.170 euro.

Nel 2015 le delibere per l’affidamento di incarichi all’avocato Aldo Tigano sono 14: la delibera n. 762 del 17 dicembre per un giudizio amministrativo, compenso 2.170 euro; la delibera n. 759 del 17 dicembre con conferimento di incarico per una vicenda già seguita da Tigano, compenso 1.800.00 euro; la delibera n. 660 del 10 novembre conferma di incarico per un appello, compenso 5.865.00 euro; la delibera n. 648 del 10 novembre conferma di incarico per un appello al Cga, compenso 1313,21 euro; la delibera n. 580 del 10 settembre relative ad un conferimento incarico per resistere avverso ricorso in Cassazione, compenso 9.112,00 euro; la delibera n.541 del 30 luglio relativo ad un conferimento di incarico in tandem con l’avvocato Mariangela Ferrara per resistere ad un ricorso al Cga di Palermo, compenso 9.112,00 euro (cadauno); la delibera n. 479 del 9 luglio, conferimento di incarico per resistere ricorso al Tar, compenso 2.170 euro; la delibera n. 342 del 22 maggio, conferimento di incarico esperire azione giudiziaria, compenso 4.278,88 euro; delibera n.224 del 9 aprile, conferimento incarico, compenso 4.905,00 euro; delibera n. 211 del 2 aprile, conferimento incarico per ricorso al Tar della società Servizi Cimiteriali srl, compenso 2.170 euro; la delibera n. 179 del 24 marzo, ratifica incarico, compenso 2.170 euro; delibera n. 83 del 29 gennaio incarico gratuito ad eccezione delle spese vive quantificate in complessivi 2 mila euro per rappresentare e difendere il Comune in un contenzioso per il recupero dei crediti vantati dall'ente nei confronti delle cooperative che gestivano i parcheggi a pagamento; delibera n. 59 del 20 gennaio, conferimento di incarico in tandem con Mariangela Ferrrara per resistere al ricorso al tar contro la Alfano srl , compenso 2.170 euro (cadauno); la delibera n. 15 del 08 gennaio per un’azione giudiziaria davanti al Cga, compenso 2.625,00 euro.

Nel 2014 le delibere approvate dalla giunta Accorinti per investire l’avvocato Tigano del ruolo di rappresentante legale del Comune di Messina sono 16 e si tratta per lo piu di conferimenti di incarichi per rappresentare l’ente in sede di giudizio amministrativo: le delibere n. 962 dell’ 11 dicembre, n. 941 del 9 dicembre, n. 901 del 20 novembre hanno tutte ad oggetto il conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar compenso 2.170 euro; la delibera n. 820 del 28 ottobre conferimento di incarico per resistere dinnanzi al Tar Compenso 2268,00 euro; la delibera n. 713 del 23 settembre conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar, compenso 1.918,74 euro; la delibera n. 705 del 23 settembre conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar, compenso 2.170 euro; la delibera n. 671 del 4 settembre, conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar, compenso 2.170 euro; la delibera n. 534 del 10 luglio, conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar, compenso 2.170 euro; la delibera n. 533 del 10 luglio, conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar, compenso 2.170 euro; la delibera n. 528 del 10 luglio, conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar compenso 2.170 euro; la delibera n. 481 del 24 giugno, conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar compenso 2.170 euro; la delibera n. 474 del 17 giugno, conferimento incarico per resistenza all’azione promossa dalla soc. Sicaro Costruzione Generali e Parrocchia Santa Maria di Montalto, compenso 2.170 euro; la delibera n. 473 del 17 giugno, conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar, compenso 2.170 euro; la delibera n. 470 del 17 giugno, conferimento incarico per resistere dinanzi al Tar, compenso 2.170 euro; la delibera n. 60 del 08 aprile, difesa nel ricorso presentato da Calogero Ferlisi, compenso 2.170; la delibera n. 147 del 11 marzo per resistere in giudizio avverso l’atto di appello conferimento incarico, 2.278,00 euro. Alcuni di questi compensi escludono «le spese vive debitamente documentate».

Nel 2013, le delibere pubblicate nell’albo pretorio con conferimenti di incarichi o ratifiche sono dieci; nel 2012 ne risultano 11.

Passiamo adesso a scorrere l’elenco delle delibere con incarichi a Bonaventura Candido.

Nel primo semestre del 2016, le delibere di giunta con cui vengono decisi incarichi in suo favore sono due: la delibera n . 33 del 27 gennaio per una costituzione di parte civile in Cassazione relativo ad un procedimento penale seguivo da Bonaventura nei primi due gradi di giudizio, compenso: 7.776,00 + 1000 euro per trasferta a Roma per un totale di 8.776,00 euro; la delibera n . 24 del 27 gennaio, conferma incarico per l’appello di un procedimento penale, compenso 3.888,00 euro.

Nel 2015, le delibere con l’individuazione dell’avvocato Candido Bonaventura quale rappresentante del Comune di Messina sono cinque; la delibera n. 508 del 21 luglio, ratifica di incarico per esperire un’azione giudiziaria davanti alla Corte d’appello, compenso 1.021,38 euro; la delibera n. 510 del 21 luglio, ratifica di un incarico del 2012 per la costituzione di parte civile, compenso 990 euro; la delibera n. 558 dell’ 11 agosto, conferma nomina per l’appello di un procedimento penale del 2012 di cui si era già occupato, compenso 3.888,00 euro; la delibera n. 676 del 10 novembre, conferma incarico per appello relativo ad un procedimento penale del 2012, compenso 3.888,00 euro; la delibera n. 685 del 12 novembre, conferma incarico appello, compenso 3.888,00 euro; la delibera n. 700 del 18 novembre per ratifica incarico relativo ad un contenzioso per un sinistro del 2009.

Nel 2014, le delibere di giunta con su scritto il nome dell’avvocato Candido Bonaventura sono quattro: la delibera n. 884 del 13 novembre, ratifica di un incarico conferito dal commissario straordinario Luigi Croce, compenso 1823, 90 euro; la delibera n. 469 del 17 giugno, conferimento incarico per un contenzioso di natura amministrativa, compenso 2.170 euro ; la delibera n. 316 del 29 aprile, conferma di un incarico per un procedimento penale iniziato nel 2012, compenso 3.888,00 euro; la delibera n. 194 del 25 marzo, conferma di un incarico del 2011 compenso, 3. 015,00 euro.

L’avvocato Candido Bonaventura perde terreno rispetto al passato. Basti pensare che nel 2013 sono 27 le delibere con cui gli vengono conferiti, confermati o ratificati incarichi; 14 nel 2012; 20 nel 2011.

I legali di fiducia del Comune di Messina Aldo Tigano e Bonaventura Candido sono accomunati dal fatto che entrambi risultano tra i maggiori creditori di Palazzo Zanca, come si evince dall’elenco stilato in occasione della redazione del piano decennale del Piano di riequilibrio (VEDI QUI).

Il nostro viaggio tra gli incarichi legali di Palazzo Zanca continuerà nei prossimi giorni.

Ricordiamo che il nuovo codice degli appalti , contenuto nel decreto legislativo 50/2016, ha cancellato la natura fiduciaria degli incarichi legali, considerati servizi a tutti gi effetti (VEDI QUI) e adesso per il Comune di Messina si pone il problema della legittimità degli affidamenti deliberati dalla giunta Accorinti a partire 19 Aprile, giorno in cui è entrata in vigore la nuova normativa.

Danila La Torre