A pochi giorni dagli annunci di vittoria del sindaco, dell’Amministrazione e di Messina Servizi Bene Comune e dal giro trionfale del primo cittadino “a bordo” di ultimo cassonetto rimosso, proseguono le segnalazioni di criticità relative alla raccolta in centro.
A farsi carico delle lamentele dei cittadini e proporre soluzioni alternative sono Azione e il circolo della IV Municipalità del Partito Democratico. I primi si chiedono, retoricamente, se è questo il servizio di raccolta che bisogna aspettarsi in una città in cui un cittadino paga una Tari, tassa sui rifiuti, più alta che a Roma e Milano. Denunciando ritardi nelle raccolte con i rifiuti che vengono così abbandonati su strade e marciapiedi. Propongono quindi il conferimento “intelligente”, con dei codici associati, in modo da poter comunque valutare i comportamenti virtuosi dei cittadini e quindi premiarli con sgravi sulla Tari.
Il Pd, invece, torna sull’impossibilità di utilizzare i carrellati in alcune zone del centro città e quindi propone, come stabilisce il regolamento comunale, delle mini isole ecologiche o l’appropriazione di suolo pubblico per i carrellati o ancora la possibilità di riduzione della Tari per chi dovrà affidarsi a ditte esterne.
“Il livello di sporcizia che imperversa, tanto in centro quanto in periferia, ha dell’incredibile. Certamente esiste una componente di inciviltà e assoluta mancanza di rispetto delle basilari regole di convivenza da parte di certi messinesi. In tal senso vanno certamente perseguite con grande severità condotte atte ad insozzare la città, con controlli frequenti e capillari. D’altro canto è indiscutibile che se una bottiglia, un flacone di detersivo, un sacchetto o una poltrona restano nello stesso identico punto per giorni, qualcosa non funziona nell’operatività di una società il cui compito è garantire igiene e pulizia per le strade urbane”, così i referenti dei gruppi “Messina città metropolitana in Azione”, Eleonora Urzí Mondo, e “Con Carlo Calenda per Messina in Azione”, Francesco Suria.
“È questo che i contribuenti (con aliquota Tari più elevata di Roma, Milano e Napoli) si aspettano? È questa la cartolina che vogliamo presentare a chi viene a Messina? Le domande sono retoriche e le risposte scontate.
Inoltre, con l’avvio della differenziata anche in centro, ci si dovrebbe porre il problema del come ottemperare alle deficienze di una logistica che potrebbe rendere le strade un susseguirsi di pattumiere in fila indiana, come fossero transenne ad (in)decoro dei marciapiedi. Nelle vie centrali, infatti, non sono molti i condomini muniti di spazi all’aperto (corti o parcheggi che siano) adeguati al servizio di raccolta con ingresso diretto dei mezzi della Messinaservizi Bene Comune.
Se a questo si aggiungono i ritardi nella raccolta (già segnalati i primi casi) con mastelli recuperati anche 15-16 ore dopo rispetto alla collocazione davanti ai portoni, lo scenario che si prospetta è quantomeno preoccupante, specie in vista dell’estate, con tutto ciò che ne deriva tra caldo e insetti di ogni ordine e grado.
Oggi, qui, ci ritroviamo a far passare per svolta epocale una modalità di differenziata già obsoleta. Esistono diversi sistemi ‘intelligenti’ che consentono, tra l’altro, di monitorare i flussi di conferimento, identificare elettronicamente i conferenti, sanzionare le condotte non conformi e permettere – di rimando – che i comportamenti virtuosi siano eventualmente premiati con sgravi e scontistiche sul pagamento della Tari.
Con l’approssimarsi dell’estate, poi, la ferita sempre aperta delle spiagge ridotte a pattumiere a cielo aperto diventerà argomento via via più pressante. Ma non serve aspettare luglio per indignarsi del fatto che in diverse porzioni di spiaggia si possano individuare immondizia e laterizi, materiali di risulta e sozzure varie. Per una città di mare, che vanta oltre 50 km di costa sul territorio cittadino, la pulizia radicale degli arenili dovrebbe rappresentare una priorità assoluta.”
“Le foto diffuse dal gruppo “Rispetto Messina” confermano tutte perplessità da noi già manifestate su un servizio di raccolta dei rifiuti che necessita di urgenti correttivi”. Scrive il coordinatore del Circolo Pd della IV Circoscrizione, Armando Hyerace, che rincara la dose ricordando come “proprio qualche giorno fa, il sindaco si autocelebrava per aver tolto finalmente dalle strade l’ultimo cassonetto così da rendere la città più decorosa e pulita. Evidentemente, però, non si è accorto non solo di quanto sia sporca e poco curata ma anche che, mentre spariva l’ultimo cassonetto, spuntavano come funghi, in ogni angolo del centro, i cosiddetti carrellati, collocati all’esterno sia degli esercizi commerciali che dei condomini che sono privi di adeguati spazi al loro interno per custodirli.
Tale circostanza – frutto di un oggettivo stato di necessità – è stata causata proprio da De Luca, il quale ha deciso di ordinare l’espletamento del servizio anche in quelle zone in cui, a norma di regolamento comunale, si sarebbero dovute realizzare mini isole ecologiche o potuti realizzare adeguati spazi esterni ad uso e consumo del condominio; circostanza, quest’ultima, allo stato addirittura vietata”.
Le proposte, per le zone in cui vi sono condomini privi di spazi interni per la custodia dei carrellati, sono di: