Ancora scontri politici a Torregrotta. A scatenare la nuova polemica tra il Gruppo Civico per Torregrotta e l’Amministrazione l’aumento delle tariffe TARI proposto in sede dell’ultimo consiglio comunale. Un aumento di circa il 20%, quello proposto, che non avrebbe tuttavia trovato consensi con ben 8 voti contrari contro i soli 6 favorevoli.
“Abbiamo da tempo constatato che, nonostante i servizi essenziali come lo smaltimento dei rifiuti, l’acqua potabile o la pulizia delle strade non siano dei migliori, le tasse comunali, invece, aumentano –dichiarano i portavoce del Gruppo Civico per Torregrotta- Non entrando in merito agli aspetti tecnici, pur comprendendo le difficoltà economiche degli Enti Locali, riteniamo che i nostri Amministratori, in un momento di così grave crisi economica, in cui tante famiglie non trovano lavoro e mezzi di sostentamento, avrebbero dovuto adottare politiche attente di contenimento delle spese senza gravare ulteriormente con l'aumento delle tariffe comunali. Siamo stati felici di constatare –concludono- che responsabilmente il Consiglio Comunale ha accolto l’appello lanciato dal Gruppo Civico per Torregrotta votando contro l’aumento proposto”.
L’amministrazione ribatte: “Gli aumenti sono necessari per un abbattimento dei costi –dichiara il sindaco Antonino Caselli, che aggiunge- E’ uno step necessario che non può essere aggirato. I Costi da sostenere sono aumentati molto con la raccolta differenziata e con essi anche le tariffe della discarica. Purtroppo il nostro comune non può vantare entrate legate al turismo e non è in grado di sostenere una spesa simile senza un momentaneo aumento delle tasse. Non abbiamo alcun desiderio nel tassare inutilmente i cittadini –conclude- infatti nella proposta era prevista una diminuzione delle tasse nel momento in cui i costi fossero rientrati”.
Stando a quanto dichiarato dall’amministrazione, dunque, gli aumenti delle tasse sarebbero l’unica soluzione per affrontare le spese derivate dall’adozione della raccolta differenziata. Un’adozione divenuta obbligatoria per il 2015 con diverse sanzioni per il mancato adeguamento. Per il momento, tuttavia, non dovrebbe esserci alcuna nuova tassazione. L’amministrazione, infatti, a fronte del mancato accoglimento del nuovo Piano Finanziario potrebbe rivedere i propri programmi optando per una soluzione diversa e più congeniale. Non resta che attendere ulteriori sviluppi.
Salvatore Di Trapani