Un addetto di Caronte e Tourist l'ha invitato a desistere dal chiedere l'elemosina e ad allontanarsi. Ma per tutta risposta è stato aggredito. E' accaduto all'ingresso del "serpentone", all'incrocio col viale della Libertà. "L'ennesimo episodio" – denuncia la società di navigazione, che ricorda "la delicata e complicata gestione delle condizioni di sicurezza del piazzale d’imbarco di Rada San Francesco" e in particolare di quella zona, più volte segnalata alla Prefettura e alla Questura di Messina.
"Ma nonostante ciò – prosegue la Caronte – Rada San Francesco, la “porta” della Sicilia, biglietto da visita dell’Isola per tutti i turisti, è ancora regolarmente “presidiata” da squadre di ambulanti, questuanti, lavavetri che non esitano a importunare i clienti che rifiutano le loro richieste nonché a reagire (anche violentemente) agli addetti alla sicurezza del piazzale".
I dipendenti della Stretto Service, che gestisce il servizio di vigilanza non armata, hanno informato le Forze dell’ordine dell’accaduto. Queste ultime, oltre a essere comprensibilmente impegnate in altri e ben più rilevanti servizi, hanno manifestato, ancora una volta, "la loro impossibilità di ottenere risultati di significativa concretezza poiché in molti casi la condizione di richiedenti asilo esclude anche la possibilità di essere sottoposti a fermo di polizia".
Nello scorso mese di agosto, Caronte e Tourist ha presentato alla Prefettura istanza di rilascio della licenza “per gestire direttamente i servizi di sicurezza sussidiaria alla Rada San Francesco”, senza però ottenere ancora alcuna risposta.