Il Tar di Catania ha respinto il ricorso presentato dal direttore generale del Papardo Michele Vullo contro l’ordinanza anti-chiusura del Pronto soccorso del Piemonte. Nel corso dell’udienza di oggi i giudici amministrativi hanno dato ragione al Comune, difeso dall’avvocato Fulvio Cintioli. La vicenda, che sa quasi di “accanimento terapeutico” risale allo scorso ottobre, quando, accelerando i tempi, il manager del Papardo decise la chiusura del Pronto soccorso per sabato 10, nell’ambito delle operazioni di smantellamento. Il 5 ottobre però Accorinti firmò l’ordinanza urgente che di fatto sospendeva la chiusura delle attività. Il 7 ottobre poi intervenne la legge regionale Irccs-Piemonte che ha posto le basi per la nascita della nuova azienda. Di fronte a questi fatti però Vullo ha tirato dritto presentando ricorso al Tar contro il provvedimento di Accorinti, ottenendo nelle scorse settimane la sospensiva in attesa dell’udienza, che si è tenuta il 18 nvembre.
Ed il T.a.r. dopo avere sentito le ragioni del Comune ha “revocato” quel proprio decreto del 27 ottobre che aveva sospesa l’atto Sindacale in attesa della costituzione in causa del Comune. “Il T.a.r. dunque- si legge in un comunicato del sindaco- non soltanto ha respinto la richiesta del Papardo diretta al mantenimento della sospensione, ma ha per di più riconosciuto che, neppure in origine, sussistevano le condizioni per l’emissione del proprio decreto cautelare. L’ordinanza inoltre ha impedito che la legge Irccs-Piemonte giungesse a smantellamento ormai avvenuto e risultasse, perciò, inutile. Il Sindaco aveva il potere di evitare lo scempio, e lo ha esercitato . Resta ancora da “mettere in sicurezza” ciò ch’è stato salvato, giacché occorrono gli adempimenti regionali necessari per dare attuazione alla legge varata dalla Regione. Ma per essi il Sindaco nulla può ovviamente fare; così come non può sostituirsi alla Regione nella cura del rapporto ch’essa intrattiene col Ministro della Salute per il consolidamento dell’originario assenso dato da Roma alla decisione del legislatore siciliano”.
L’assessor Gucciardi infatti ha tempo fino al 15 gennaio per il decreto attuativo della legge che stabilirà i dettagli.
Il Tar quindi è un altro punto a favore per la salvezza del Piemonte.
Rosaria Brancato