Il Parco ornitologico didattico-naturalistico è un piccolo gioiello all’interno di Villa Dante, un luogo realizzato grazie alla passione ed all’impegno dei volontari dell’Associazione ornitologica messinese, che opera in città da decenni. Nelle voliere sia esterne che interne alla struttura si possono ammirare specie di uccelli di diverso genere, con tanto di cartelli informativi che aiutano a comprendere le caratteristiche e le peculiarità dei singoli volatili. Ma soprattutto è diventato una meta didattica importante per i bambini delle scuole che grazie alle visite guidate possono apprendere che in natura ad esempio non ci sono “i bastoncini Findus” ma i pesci veri e che la vita reale è molto più bella da conoscere dal vivo che non sullo schermo. Un analogo Parco, ma più piccolo, è stato realizzato dall’Associazione a Villa Mazzini.
Eppure, nonostante la dedizione,c’è chi ha preso di mira le voliere e gli uccelli e da diverso tempo ha effettuato veri e propri attacchi vandalici, spacciandoli, negli ultimi casi per “imprese” contro chi maltratta gli animali. Chi ha rotto le voliere, divelto le sbarre delle gabbie, distrutto le diverse strutture, tagliato i fili elettrici e ha fatto scappare gli uccelli ha dimenticato, o ignorava, che, nati in cattività non sono in grado di sopravvivere. Ed infatti sono stati trovati morti a poche decine di metri dal Parco. Chi ha liberato gli uccelli dopo aver rotto le voliere ha lasciato un lenzuolo con la scritta: nessuna gabbia né galera, non sa che invece ne ha decretato la morte di lì a poco. L’associazione, presa di mira ormai da troppo tempo, sempre pronta a riparare le gabbie a proprie spese, ha chiesto all’amministrazione di non chiudere i cancelli di Villa Dante in modo da poter evitare che di notte chi entra sa di agire indisturbato. La possibilità che, con cancelli aperti e magari controlli da parte delle forze dell’ordine, qualcuno possa essere scoperto mentre compie una “bravata”, potrebbe dissuadere molti dal continuare. Purtroppo però nessuna risposta è arrivata dall’amministrazione in tal senso ed i raid continuano a scadenza periodica. Peccato, perché per mamme e bambini, ma anche per appassionati, quel piccolo Parco ornitologico che di anno in anno si arricchisce, è diventato una tappa fissa. A causa dei danni non è stato possibile realizzare neanche la Mostra annuale, anche perché i vandali hanno tagliato e rubato i fili elettrici lasciando la struttura al buio. Messina è anche questo, questa incapacità dei cittadini di saper rispettare l’impegno di chi vuol contribuire ad a migliorare una struttura pubblica.
Rosaria Brancato