Presenti l’Assessore Raffaella Campo, delegato del Sindaco, l’istruttore Antonella Saja dell’Ufficio Ambiente, il comandante della Polizia Municipale, dott.ssa Sebastiana Caliri, il vicecomandante Salvatore Di Pietro, i rappresentanti dell’Associazione “Amici degli Animali”, Marcella Sidoti e Mario Scardino. Per l’Asp sono intervenuti: il dott . Ravidà, in rappresentanza dell’Asp 5 Messina, il dott. Donia, responsabile dell’Unità Operativa semplice, il dott. Pagano, designato per l’equipe operatoria, il dott. Giovanni Rossitto, dirigente del distretto di Barcellona.
L’Amministrazione comunale si è impegnata ad acquistare i lettori microchip per il primo intervento, ha affermato di essere in procinto di stipulare una convenzione con un canile situato nelle vicinanze per destinarvi i cani pericolosi o morsicatori, ribadendo l’intenzione di reimmettere sul territorio i cani di indole docile dopo la prassi della sterilizzazione. L’Assessore ha altresì proposto di avviare in autunno una campagna di sensibilizzazione condivisa anche in collaborazione con l’Assessorato regionale, che in tal senso si è espresso positivamente nel corso di un incontro svoltosi la settimana scorsa.
I medici veterinari, se pur con qualche differenza di vedute sulle modalità, si sono dichiarati disponibili ad intervenire in caso di rinvenimento di animali incidentati. In particolare, hanno risposto positivamente alle richieste dei membri dell’associazione “Amici degli animali” che chiedono di poter accedere liberamente ai box temporanei per assistere i cani durante la degenza post operatoria.
Il dott. Ravidà, Presidente Regionale della federazione dell’Ordine dei medici veterinari delle province siciliane, ha inoltre proposto al Comune di stipulare un protocollo d’intesa con il neonato ospedale veterinario didattico dell’Università Messina, attivo 24 h su 24.
“Il confronto è stato serrato e fruttuoso, volto ad instaurare una fattiva collaborazione tra le parti – ha affermato l’assessore Campo al termine della riunione – questa è una sfida di civiltà a cui le pubbliche istituzioni non possono e non devono sottrarsi. Le nostre buone prassi avranno una ricaduta positiva su tutta la collettività”.