Le polemiche sull’ordinanza di sgombero del canile di via Don Blasco divide sempre di più gli animalisti. Mentre l’assessore Daniele Ialacqua incontra associazioni e operatori istituzionali per cercare di far fronte ai disagi, i volontari inaspriscono la battaglia contro l’operato dell’amministrazione Accorinti.
Dopo aver cercato a lungo di mettersi in contatto con Palazzo Zanca ed essendo rimasta senza risposta la sua lettera, Enrico Rizzi, Capo della Segreteria nazionale del PAE, il Partito Animalista Europeo ha depositato la denuncia nei confronti del sindaco Renato Accorinti, per il reato di “omissioni d’atti d’ufficio”.
“Lo scorso mese di novembre, tramite formale istanza, lo avevo diffidato affinché prendesse gli opportuni provvedimenti per tutelare i numerosi animali randagi presenti sul suo territorio che necessitavano di cure urgenti. Ad oggi non ho ricevuta alcuna risposta (la legge obbliga a rispondere entro 30 gg) e pertanto sono stato costretto a segnale il primo cittadino messinese all’Autorità Giudiziaria”, spiega Rizzi.
Qualche giorno fa, invece, Si è svolta, Ialacqua ha convocato in assessorato una riunione tecnica per discutere nei l’ordinanza sindacale che ha intimato lo sgombero del rifugio che ospita circa 200 tra cani e gatti. Al tavolo, il responsabile dell’unità operativa anagrafe canina dell’Asp, Giuseppe Donia; il dirigente del dipartimento ambiente e sanità, Domenico Signorelli; il presidente della Commissione Ambiente del IV quartiere, Renato Coletta; e i volontari dell’associazionismo animalista.
“Nessun intervento sarà adottato se non in concertazione con le associazioni animaliste – ha precisato l’assessore – E’ intenzione dell’Amministrazione proseguire nel percorso di ascolto e di collaborazione già avviato, approntando tutti gli atti necessari al fine di affrontare e risolvere insieme sia la questione del canile di via Don Blasco che il problema del randagismo”.
Dal tavolo tecnico sono emerse alcune proposte: l’istituzione di un’oasi felina dove ospitare i gatti ora ospitati nel rifugio di via Santa Cecilia bassa, l’incentivazione delle campagne di adozione che i volontari già portano avanti, prevedendo per esempio riduzioni della tares o sconti sui prodotti animali, ma ma con gli adeguati controlli, e altre soluzioni condivise a livello teorico. Non sono mancati i toni accesi, in alcuni momenti, soprattutto quando sono emerse le problematiche pratiche relative all’attuazione delle proposte, così come non sono mancate le critiche allo scarso impegno delle istituzioni. Alla fine dell’incontro l’assessore ha annunciato che già la prossima settimana saranno convocati gli incontri con le associazioni per dar vita alla Consulta animalista.
Intanto anche oggi le volontarie hanno continuato il loro lavoro solitario. Malgrado la diffida del Comune, sono intervenute nel parcheggio di un supermercato in zona sud dove è stata segnalata la presenza di sei yorkshire.