Cronaca

Ranucci a Messina: “Dal ponte ai politici, le indagini di Report”

MESSINA – Grandissima partecipazione oggi a Messina per il giornalista di “Report” Sigfrido Ranucci. In primo piano le inchieste della celebre trasmissione: dalla gestione del ponte sullo Stretto alle tante indagini che investono la politica, le polemiche non mancano mai. Dialogando con la consigliera comunale Antonella Russo, su iniziativa della libreria “Bonanzinga”, in un’affollata Santa Maria Alemanna, Ranucci ha presentato il libro “La scelta” (Bompiani). Per la prima volta, il giornalista, conduttore e autore televisivo descrive il suo percorso umano e professionale. E stamattina a Messina non si è sottratto al racconto appassionato delle insidie del suo lavoro d’inchiesta e delle continue trappole del potere, tra tanti nemici, dossier falsi e assalti alla libertà d’informare.

Ha sottolineato Ranucci: “Indaghiamo su una società malata, dove spesso domina la corruzione. E, per fare questo, si pagano tanti prezzi, compresa la scorta, che mi è stata assegnata perché si preparava un attentato contro di me”. Il volto simbolo di “Report”, dopo l’addio di Milena Gabanelli, si è soffermato sugli attacchi di tanti politici, da Tosi a Renzi, e sul periodo in cui “qualcuno ha confezionato dossier falsi contro di me, compresa l’accusa di comprare notizie”.

Un’ultima domanda è stata rivolta da Antonella Russo sul tema ponte sullo Stretto, che Ranucci vede come un’operazione elettorale: “Io ci ritorno a Messina, vedi quanta gente… Il ponte mi è costato due querele. Avere la possibilità anche simbolicamente di attraversare le due sponde è importante. Ma non trovo il senso, quando lo dichiara un politico, di dire facciamo il ponte come pretesto per fare altre cose. Ma il politico ha bisogno di un pretesto? Il politico decide e deve decidere quello che è meglio per la gente. La gestione dell’opera più importante del nostro Paese è stata portata avanti, con dati e studi, in modo quasi segreto. In questi anni è venuto meno il patto di lealtà tra il cittadino e il politico che li rappresenta”.

“In Italia 250 giornalisti sotto tutela e in arrivo norme per incarcerare i giornalisti”

Ranucci ha ricordato che “in Italia ci sono 250 giornalisti sotto tutela. 22 sotto scorta. Abbiamo il record mondiale di politici che hanno querelato giornalisti. Figli di La Russa, Sgarbi, Giorgetti, la moglie di Giorgetti, la sorella della moglie di Giorgetti, Fontana, figlia di Fontana, la famiglia Berlusconi, Fascina, Gasparri mi hanno querelato, ad esempio. E si stanno per approvare una serie di leggi che mi fanno paura. Intanto quelle che impediranno di nominare gli arrestati. Oppure la possibilità d’arrestare giornalisti che pubblicheranno notizie non lecite. I colleghi che hanno realizzato inchieste internazionali, come quelli dei Panama Papers, sono stati premiati con il Pulitzer. Qua rischiano il carcere”.