L’assessore all’Ambiente del Comune di Milazzo, Damiano Maisano, ha scritto al prefetto Stefano Trotta per sollecitare lo sblocco dei finanziamenti per monitorare e affrontare le emissioni odorigene della zona industriale di Milazzo e della valle del Mela. Il Comune mamertino aveva ottenuto un finanziamento per la realizzazione del “Sistema integrato per il monitoraggio e la riduzione del carico inquinante finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria in zona riconosciuta ad alto rischio di crisi ambientale”, da realizzarsi nella zona dei “Giardini di Federico”. Le somme, già stanziate, erano state destinate altrove dal presidente della Regione Rosario Crocetta; il ricorso del Comune e la successiva sentenza del Cga hanno però confermato l’illegittimità dello scippo e restituito, almeno sulla carta, le somme a Milazzo.
Lo stesso Maisano ha poi chiesto la convocazione di un tavolo tecnico con la Raffineria, l’Arpa e l’assessorato regionale al Territorio e Ambiente per disporre, una volta per tutte, un diverso metodo di comunicazione tra l’azienda e la cittadinanza, che avvenga in tempo reale al verificarsi dell’evento e sia contrassegnato dalla massima trasparenza. “Ritengo” – afferma Maisano – “che la presenza del massimo rappresentante del governo sia motivo di garanzia assoluta anche per la collettività. L’assenza di un adeguato sistema di verifica in tempo reale delle emissioni provoca situazioni di forte ansia e preoccupazione che sfociano nel continuo coinvolgimento degli amministratori locali, i quali però non hanno gli strumenti per fornire delle risposte sulla qualità dell’aria. Ne può essere sufficiente la comunicazione che si è trattato di un disservizio prontamente rientrato”.
Maisano conclude appellandosi a quelle istituzioni che dovrebbero coadiuvare i Comuni nelle attività di monitoraggio: “Non è possibile che i sindaci siano lasciati in stato di abbandono nei confronti dell’opinione pubblica per una attività di controllo del territorio che deve essere garantita in modo rapido, professionale e all’avanguardia dagli organi preposti (Regione e Arpa in particolare). Del resto, in altre regioni questo organismo funziona perfettamente. Perchè qui non è possibile?”
Giovanni Passalacqua