Guardia di Finanza e Corpo Forestale hanno dissequestrato l’ex discarica comunale di Gaggi alla quale erano stati posti i sigilli nell’aprile scorso. Per gli investigatori il sito di contrada Guardia è infatti una sorta di bomba ecologica che potrebbe creare gravi danni soprattutto alle falde acquifere per le infiltrazioni di percolato. Le Fiamme Gialle stamani hanno eseguito il provvedimento firmato dal sostituto procuratore Camillo Falvo. Ora toccherà al sindaco di Gaggi avviare urgentemente i lavori di messa in sicurezza del sito. Allo stesso tempo è stato emesso un avviso di garanzia che ha raggiunto l’ingegnere Sebastiano Palano, progettista del sito. L’ipotesi di reato è rovina di edifici ma sono in corso indagini per accertare se siano stati commessi altri reati di natura ambientali.
L’inchiesta era scattata a seguito di un esposto anonimo inviato in Procura in cui si segnalava che l’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente aveva concesso al comune di Gaggi un finanziamento di oltre un milione di lire per il consolidamento ed il recupero del sito. Ma solo una parte di quel finanziamento fu utilizzato. Le piogge fecero crollare un muro di contenimento e il telo che conteneva l’immondizia col tempo si è divelto e la melma è penetrata nel terreno con il rischio che abbia inquinato le falde acquifere. Inoltre, le indagini hanno accertato che le opere realizzate nella discarica non rispondono al progetto approvato e finanziato dalla Regione.