Fioccano le reazioni dopo la notizia dell’aumento del costo del traghettamento nello Stretto di Messina (vedi correlato). Caronte e Tourist ha aumentato il prezzo per il trasporto di un’autovettura a 37 euro, prezzo molto simile ai 36 euro di Bluferries, le Ferrovie dello Stato. Praticamente nulle le agevolazioni sul biglietto di andata e ritorno per chi si ferma per più di tre giorni così come nulli restano i vantaggi per i residenti nelle province di Messina e Reggio Calabria.
E’ la volta del consigliere provinciale Massimo De Domenico, che ha scritto un’interrogazione al presidente della Provincia, Nanni Ricevuto, e al presidente del Consiglio provinciale, Salvino Fiore.
De Domenico parla di “assenza di una reale concorrenza di mercato, considerando che sulla medesima tratta opera unicamente la società Bluferries facente parte del gruppo Rfi che copre una percentuale inferiore al 20% del traffico gommato e passeggeri, prediligendo le esigenze del traffico ferroviario. Tra le due società vige chiaramente un patto di non belligeranza finalizzato ad alterare la normale concorrenza, tesi avvalorata anche da manifesti accordi sullo svolgimento della tratta Villa San Giovanni – Tremestieri per la quale la biglietteria è addirittura congiunta. E intanto il cittadino della provincia messinese subisce disagi in termini di stress da traffico, inquinamento da gas di scarico e disagio economico per la manutenzione di arterie trafficate da auto, autotreni e pullman”.
Il consigliere ricorda che nessuna agevolazione è prevista per i residenti della provincia e definisce gli aumenti immotivati: “Il livello tariffario raggiunto in seguito ad arbitrari e incontrollati aumenti, oltre a non trovare riscontro nel generale aumento dei prezzi di mercato né in modifiche nei servizi prestati, è certamente ingiustificato in relazione alla tipologia di linea (basta fare un minimo di studio sui costi di gestione ma soprattutto fare il paragone con altre linee nazionali dove in proporzione alla tratta il costo del biglietto e’ quasi raddoppiato)”.
De Domenico non dimentica di dire che “Caronte e Tourist è titolare di concessioni pubbliche di aree e banchine demaniali nei porti di Messina e Villa San Giovanni, concessioni che per estensione e caratteristiche di fatto impediscono che il medesimo servizio di collegamento possa essere svolto da altri vettori, ad eccezione della già citata Bluferries”.
Nell’interrogazione, il consigliere chiede al presidente della Provincia “quali iniziative intenda intraprendere per evitare questo ennesimo atto ingiustificato nei confronti dei cittadini messinesi da parte di una società che da anni opera in regime di monopolio nello Stretto decidendo e fissando il prezzo senza avere una libera concorrenza e quindi violando un principio fondamentale del libero mercato”. Suggerisce poi di inviare la segnalazione all’autorità garante della concorrenza e del mercato e al ministero delle infrastrutture e dei trasporti “per dare modo a codeste istituzioni di avviare una procedura istruttoria finalizzata a verificare se tale comportamento costituisca violazione dell’art. 3 lett. A della legge 287/1990 per aver imposto prezzi ingiustificati abusando di posizione dominante, nonché se il costante adeguamento dei prezzi tra le due società (Caronte & Tourist e Bluferries) costituisca una alterazione delle regole di normale concorrenza in violazione dell’art. 2 della legge 287/1990”.
De Domenico chiede infine a Ricevuto di farsi promotore di una conferenza dei capogruppo di tutte le forze politiche con la presenza della Caronte & Tourist. (Ma. Ip.)