L’obiettivo è uno solo: far uscire l’Atm dalle sabbie mobili che l’hanno risucchiata. Le soluzioni sono tante e tutte a portata di mano per il commissario dell’azienda trasporti Enrico Spicuzza. Non sono ancora trascorsi due mesi dal suo insediamento ma il commissario aveva mostrato di avere le idee chiare fin da subito. E mentre va avanti il percorso avviato con Comune e sindacati per creare una nuova azienda, Spicuzza lavora su tanti fronti.
Tra le priorità il recupero delle somme che negli anni non sono entrate nelle casse dell’Atm, contribuendo ad affossare ancor di più l’azienda, o che l’Atm ha sborsato ingiustamente. Da qui è partito Spicuzza riprendendo una querelle che non nasce oggi, che in passato aveva sollevato infinite polemiche, ma che deve essere chiarita e risolta una volta per tutte: perché l’Atm paga le rate del mutuo dell’immobile di via La Farina? Il commissario non ha più intenzione di versare queste cifre e il motivo è semplice. Il proprietario di quell’immobile, che ospita sia l’azienda trasporti che il Dipartimento comunale mobilità, è il Comune che però non ha mai sborsato un soldo. Sull’Atm pesano anche tutte le spese di gestione e delle utenze, luce, acqua, ascensori, anche degli uffici della Mobilità. Spicuzza, dopo essersi confrontato con i dirigenti comunali per avere un quadro chiaro della situazione, ha messo tutto nero su bianco. Pronto un atto ufficiale con cui chiederà formalmente la restituzione delle somme pagate per il mutuo, si tratta di circa 800mila euro annui più more e interessi. Eventualmente è pronto anche ad accertare a quanto ammonterebbe un ipotetico canone di locazione per le parti utilizzate dall’Atm. Ma vuole riavere indietro quei soldi che l’azienda ha sborsato ingiustamente dal 2001 per un immobile che di fatto non gli appartiene. Un ammanco gravissimo che di certo ha contribuito non poco ad appesantire il carico di debiti che lentamente ha portato l’azienda allo stato in cui si trova oggi.
Spicuzza però guarda anche al recupero delle somme che negli anni non sono entrate nelle casse. Ci sono gli introiti delle multe incassate dalla Municipale, il 14% di questi dovrebbe essere versato all’Atm. In questi anni però quante volte è stato regolarmente fatto? Se lo è lecitamente domandato il commissario Spicuzza che ha chiesto ufficialmente ai vertici di Palazzo Zanca di poter esaminare i conti della Polizia Municipale per avere contezza di quanto l’Atm ha perso in questi anni probabilmente solo perché nessuno si è preoccupato di chiedere quei soldi. La cifra potrebbe aggirarsi sui 3 milioni di euro dal 2007 ad oggi. Mancano anche gli incassi del servizio bus che veniva svolto al Cimitero, quello del servizio scuolabus.
E poi si batte cassa alla Regione. L’Atm aspetta ancora i famosi finanziamenti per il chilometraggio del tram, dal 2003 non è mai arrivato nulla, ancora una volta si farà pressing sull’Assessorato ai Trasporti.
L’operazione avviata dal neo commissario è vasta e neanche tanto semplice, soprattutto per ciò che riguarda gli attriti inevitabili con Palazzo Zanca. L’Atm si è svegliata, si è accorta di non essere l’unica artefice del suo male, ci sono i margini per correre ai ripari, il neo commissario batterà tutte le strade a disposizione. (Francesca Stornante)
Mercoledì, 13 marzo, 2013 – 18:19