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“Referendum sul Ponte? Basta populismo, lo statuto comunale non lo prevede”

MESSINA – “Se si tratta di promuovere la democrazia e la partecipazione attraverso atti concreti, io sono il primo a sostenerli e votarli in Aula. Ma se questi atti servono solo per fare becera propaganda politica sul nulla, io non ci sto e invito i colleghi proponenti a ritirarli!”. Con queste parole il consigliere comunale Libero Gioveni, capogruppo di Fratelli d’Italia, critica l’idea del Pd di indire un referendum sul ponte, presentando una proposta di delibera in Consiglio comunale.

Gioveni ricorda che già in passato, quando le fasi progettuali della grande opera erano ancora in fase embrionale, aveva lanciato un messaggio simile di coinvolgimento e partecipazione popolare. Ma, precisa, “mi sono subito reso conto che il nostro Statuto non prevede questo strumento, o quantomeno lo prevede solo per determinate materie”.

Il consigliere tira in ballo l’art. 30 comma 1 dello Statuto del Comune di Messina il quale stabilisce che “nelle materie di sua competenza il consiglio comunale, prima di procedere alla emanazione di provvedimenti di interesse generale, può deliberare a maggioranza assoluta dei consiglieri in carica di indire un referendum consultivo”. Tuttavia, chiarisce Gioveni, il referendum è previsto dal Consiglio comunale solo “nelle materie di sua competenza”, e il ponte non rientra tra queste.

“È ovvio”, conclude Gioveni, “che nelle scelte e su come sarà gestito il complesso progetto noi siamo e saremo sempre attenti (e credo che lo stiamo dimostrando benissimo con il nostro lavoro in Commissione Ponte). Ma produrre atti populistici che, peraltro, credo nella fattispecie non possano nemmeno avere il parere favorevole da parte dei dirigenti proprio per il contrasto evidente con lo Statuto comunale, creerebbe solo illusioni alla cittadinanza che invece in questo momento ha solo bisogno di certezze e tutele”.