REGGIO CALABRIA – Ancora Italia, Pro Italia, Fiamma tricolore, Siamo, Nuova Carboneria italiana e coscienze libere, Codacons e altri movimenti formano il Coordinamento per Reggio Città metropolitana, sorta di “cabina di regia” delle Destre cittadine a Reggio Calabria.
Un’ufficializzazione con brindisi augurale, che è stata un momento per tirare le somme del lavoro svolto fin qui ed è stata anche un brindisi, per questa «nuova forza politica» che si prefigge di perseguire il «confronto mancante nella città metropolitana» e di «colmare anche quel vuoto dato dalla mancanza di un’efficace opposizione in Consiglio comunale, escluso qualche caso isolato, ma insufficiente per tutte le problematiche etiche, morali, di trasparenza e funzionamento dei servizi» cittadini.
Le ritenute opacità del bilancio comunale vengono considerate «matrice di tutti i problemi della città» e hanno incarnato il primo tema che il Coordinamento ha voluto approfondire, evidenziando il documento contabile «gravi patologie economico-finanziarie».
E i soggetti di Destra che si sono presentati alla città hanno evidenziato come lo stesso prefetto Massimo Mariani abbia dovuto inviare specifica diffida al Consiglio comunale «proprio per l’inosservanza degli obblighi relativi all’approvazione del rendiconto di gestione 2021, che doveva essere consegnato tassativamente entro il 30 aprile scorso».
Stigmatizzato poi quello che viene definito «atteggiamento arrogante e altezzoso» di alcuni amministratori, includendovi le reprimende verso chi, tra i giornalisti, “si permette” «di fare troppe domande, di fare domande scomode, di chiedere persino spiegazioni della loro attività politica e amministrativa» anziché agevolare, piuttosto, l’«informazione a 360 gradi» di cui l’opinione pubblica necessita.
E la gestione della MetroCity? Stando al Coordinamento, le sue sorti «continuano e essere appese a un filo».