REGGIO CALABRIA – “Come più volte dichiarato in Terza Commissione, ritengo che la Varia di Palmi sia piena espressione di cultura, turismo e storia, nonché risorsa attrattiva dal punto di vista economico e di immagine per la Calabria intera“. Lo scrive in una nota il consigliere regionale del Partito Democratico, Amalia Bruni, vicepresidente della Commissione Sanità, Cultura, Sociale.
“Nell’ultima seduta della Commissione, – spiega – è stata discussa e approvata la proposta di legge “La Varia di Palmi quale patrimonio culturale regionale” presentata dal consigliere Giuseppe Mattiani. Pur condividendogli obiettivi di valorizzazione e tutela di una manifestazione che è già patrimonio Unesco, l’impostazione prevista da tale legge non è totalmente adeguata a curare gli interessi e il lavoro della comunità di Palmi, degli organizzatori e dell’amministrazione comunale. Criticità che sono state condivise anche dal sindaco di Palmi, Giuseppe Ranuccio, audito dalla Commissione.
Reputo inidonea la previsione di un Comitato Scientifico che viene investito di pieni poteri sulle attività organizzative della Varia, quando, proprio nei giorni scorsi è stata creata una Fondazione ah hoc che possa occuparsi di questi compiti. Oltre al fatto che il termine “scientifico” appaia come un’ovvia forzatura, il Comitato subordina il ruolo e l’iniziativa del comune che, assieme alla popolazione e alle associazioni, è da sempre l’attore protagonista. Invece di esaltare e sostenere i territori li mettiamo sotto tutela?
A ciò si aggiunga che la legge professa azioni di valorizzazione senza però destinare alcun finanziamento per la realizzazione dell’evento. Lo stesso è avvenuto per il Carnevale di Castrovillari, altrettanto meritevole di tutela e promozione. Come possiamo ottimizzare le risorse culturali senza garantire impegni finanziari? Il mio timore è che, in linea con l’impianto propagandistico di questa maggioranza di governo regionale, tali proposte di legge siano specchietti per le allodole: puri strumenti di comunicazione mirati a mostrare interesse per un territorio e una comunità, senza concretezza e adeguati interventi economici.
La Regione Calabria dovrebbe dotarsi di una legge quadro unica, in cui inserire e disciplinare, in maniera chiara, concreta e ragguardevole le manifestazioni regionali più autorevoli in termini di partecipazione e marketing territoriale. La Varia di Palmi merita molto di più di macchinosi impianti normativi che indeboliscono e snaturano gli eventi anziché potenziarli”.