Con la pandemia in corso, le famiglie in emergenza abitativa, per sfratto, violenza domestica ed altre gravi situazioni, hanno subito un drammatico peggioramento. La loro domanda di alloggio però non ha avuto alcuna risposta. È quindi urgente che la Commissione comunale, istituita 5 mesi fa, provveda, in tempi brevi, a pubblicare la graduatoria delle domande di cui si è completato l’iter istruttorio e ad assegnare gli alloggi.
La pandemia covid 19 è una “pubblica calamità”, prevista come tipologia di emergenza dall’articolo 31 della Lr 32/1996, che ha moltiplicato la situazione di gravità dei singoli casi gravi a livello sanitario e sociale. La Commissione comunale, presieduta dalla D.ssa Maria Pia Porcino, dovrebbe comprendere che le emergenze più gravi con una pandemia in corso non possono essere gestite con tempi indefiniti, ma devono ricevere una risposta in tempi certi e brevi per limitarne le conseguenze.
Le famiglie che hanno già subito lo sfratto esecutivo per morosità incolpevole, oggi in piena pandemia, si trovano a coabitare con parenti o amici, in condizioni di precarietà e di grave sovraffollamento, condizioni che aumentano il pericolo di contagio per se stessi e per la comunità. Senza contare, che la precarietà abitativa di intere famiglie, spesso anche con figli minori, protratta per tanto tempo, ha delle gravi conseguenze sulla salute e la stabilità della famiglia stessa.
Le donne che hanno richiesto da tempo un alloggio per sfuggire alle violenze subite dai loro compagni, si trovano oggi costrette a convivere con coloro che hanno già denunciato e quindi continuano a subire altre terribili violenze, come viene registrato quotidianamente dalla cronaca. L’alloggio che eviterebbe loro queste ulteriori sofferenze non viene assegnato.
A questi casi vanno aggiunte le persone senza tetto che hanno fatto richiesta di un alloggio, la cui vita sulla strada a volte porta a conseguenze mortali. Con la pandemia in corso, queste persone dovrebbero rimanere a casa, ma non avendone una, sono anche diventati particolarmente esposti al contagio, costituendo un pericolo per se stessi e per gli altri.
A queste situazioni, si possono aggiungere quelle di tutti coloro che vivono in alloggi impropri, privi delle condizioni minime sufficienti per garantire una vita normale. Anche per loro la mancata assegnazione di un alloggio ha causato nel tempo delle gravi conseguenze, spesso irreversibili. È urgente dare una risposta a queste persone.
Considerato che una parte dell’istruttoria delle 300 istanze di emergenza abitativa, presentate dal 2018, dovrebbe essere conclusa, invitiamo la presidente della Commissione, dssa M.P. Porcino, ed i due Dirigenti comunali che la compongono, dssa F. Squillaci e dr S. Zucco, a pubblicare, nei prossimi giorni, la graduatoria con i casi già valutati e procedere all’assegnazione degli alloggi necessari.
Per le altre domande, sia quelle in fase di valutazione che quelle di nuova presentazione, la Commissione potrà procedere con aggiornamenti, successivi e periodici, della graduatoria.
In questo modo si eviterebbero gli ulteriori effetti negativi dei casi gravi di emergenza abitativa, che non sono compatibili con i lunghi tempi di attesa.