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Reggio Calabria. Falcomatà: “Chiediamo risposte serie”

L’intervento fermo del sindaco Giuseppe Falcomatà apre il consiglio comunale straordinario di oggi, richiesto dal consigliere Saverio Pazzano. Al cui ordine del giorno l’unico punto è l’emergenza covid. Tante le domande senza risposta sulle quali riflettere, tanti i motivi, tutti legati alle inadempienze, che hanno portato la Calabria ad essere “contrassegnata” zona rossa nel DPCM dello scorso 4 novembre.

Uscire dalla zona rossa

Una l’esigenza generale: uscire da questo stato di cose che aggreverebbe, ulteriormente, la già critica situazione calabrese e reggina. Ma come? 15 giorni possono bastare per alzare il livello di sicurezza?
Per farlo bisogna realizzare subito ciò che la Regione e le strutture commissariali dovevano fare e non hanno fatto in questi mesi, nonostante avessero a disposizione i fondi (più di 86 milioni) da parte del Governo. La domanda è chiara cosa è stato fatto in questi mesi?” chiede il sindaco.

Risposte serie

Fondi di cui naturalmente si chiede contezza. Fondi che avrebbero adeguato la sanità sostenendo, così, la seconda ondata di contagi. Destinati alla realizzazione di un piano pandemico regionale, all’assunzione di 5oo unità sanitarie, all’aumento delle terapie intensive ( 136) e semi intensive(134), acquisto di strumentazione, gestione delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale (USCA) e tutto ciò che prevedeva il piano di adeguamento. “Ci servono risposte serie, immediate rispetto a tutto quello che non hanno fatto perché quello che si presenta agli occhi dei calabresi, e quindi anche ai reggini, è un quadro sconcertante. Un gap strutturale mai colmato nonostante i fondi a disposizione.” cotinua Falcomatà.

Noi, come consiglio comunale abbiamo lavorato e già approvato delle misure, nello schema di previsione di bilancio 2020, individuando alcuni finanziamenti che andranno a sostenere le famiglie, gli imprenditori, il mondo del sociale e quello culturaleconclude il primo cittadino.