In merito alla vicenda del fallimento della società partecipata mista pubblico-privata Multiservizi spa, che si occupava dei servizi e manutenzione in città, è stata disposta l’archiviazione nei confronti dell`ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, e dei componenti del CdA, Edoardo Africa, Michele Andrea Viola, Vincenzina Maria Nardo e Paolo Vazzana, coinvolti anche essi all’epoca dei fatti.
Per i pubblici ministeri, Giuseppe Scopelliti, nel 2002 quando era sindaco della città dello Stretto si limitò a portare avanti un assetto già delineato dal Consiglio comunale di Reggio Calabria nel 2001, quando ancora lo stesso Scopelliti non era sindaco.
L’ex primo cittadino era accusato di aver contribuito a determinare il fallimento della Multiservizi Spa stipulando, per conto del Comune, quale socio di maggioranza, i patti parasociali con il socio di minoranza G.S.T. srl, come previsto dall’art. 6, “il Comune di Reggio Calabria s’impegna affinchè i componenti del consiglio di amministrazione da esso designati deliberino favorevolemente l’attribuzione in via esclusiva di tutti i poteri per la gestione della società a favore dell’amministratore delegato, la cui designazione spetta a GST srl”,
Dagli approfondimenti investigativi, come ha fatto notare sempre il pubblico ministero, è affiorato come il bilanciamento dei poteri all’interno della Multiservizi fosse già definito negli allegati della procedura di gara per l’individuazione del socio privato. Delibera che il Consiglio comunale dava il via libera all’atto costitutivo e allo Statuto della società che prevedeva all’art. 21 la nomina dell’Ad al socio di minoranza, nel gennaio 2001, quando per l’ appunto Scopelliti non era ancora stato eletto sindaco