Spesso è l’azione dell’incivile che salta agli onori della cronaca, l’azione di quella parte di cittadini che indifferente ad ogni “senso del pudore” e del rispetto per il luogo in cui abita, ma prima di tutto per se stessi: imbratta, abbandona, sporca, danneggia e contribuisce al degrado ambientale danneggiando il proprio presente, ma soprattutto il futuro.
La città di Reggio Calabria non è immune da questo fenomeno che registra ogni giorno piccoli e grandi disastri ambientali. Discariche abusive, abbandoni occasionali, piccoli festini consumati ovunque che lasciano tracce. Il nuovo trend, poi, sembra essere quello delle mascherine. Così le ritroviamo ovunque persino sotto forma di “frutti” sugli alberi.
Ma a fronte di questo, sempre più spesso si registrano le azioni dei buoni cittadini, quelli stanchi e amanti appassionati della propria città. In una situazione drammatica perciò che vede da un lato le difficoltà della raccolta differenziata, lo smaltimento lento dei rifiuti e i gesti incivili dall’altro azioni indipendenti di pulizia. Gruppi di cittadini che si aggregano per pulire spiagge, parchi, foci di fiumare. Piccoli “eserciti” armati di scope e senso civico che operano per il bene della città. Come il “piccolo esercito” incontrato stamattina a Piazza San Marco, adiacente la scuola Vitrioli, per esempio. Un gruppo di persone che rastrellava la piazzetta vittima di bottiglie, spazzatura, escrementi di cani e di tutto un po’.
Episodi positivi quindi e sempre più che frequenti che fanno ben pensare ad un cambio di rotta, ad una nuova esigenza civica che sembra mettere radici un po’ ovunque in città.