I consiglieri di opposizione del centro destra tornano sulla questione di conflitto madre -figlia all’interno dell’amministrazione comunale. Apprese le dichiarazioni della dottoressa Costarella, garante disabili e delle sue dimissioni rispondono con una nota stampa. “Noi del CentroDestra non apparteniamo a quella schiera che festeggia per gli “inconvenienti” altrui. Le dimissioni della dott.ssa Costarella pervenute pocanzi sono un atto dovuto alla legge ed alla Cittadinanza, nient’altro. Non ci interessa etichettare la questione come una vittoria del CentroDestra reggino. Non godiamo per errori che creano ripercussioni e ritardi sull’attività pubblica della Nostra Città.”. A dichiararlo i consiglieri Federico Milia, Antonino Caridi, Antonino Maiolino, Nicola Malaspina, Saverio Anghelone, Antonino Minicuci, Massimo Ripepi e Giuseppe De Biasi.
“Piuttosto ci preoccupano le risposte arrivate dalla stessa dimissionaria Costarella e quelle che non arrivano dal Primo inquilino di Palazzo San Giorgio. Infatti, la nota stampa con cui il Garante delle persone con disabilità del Comune di Reggio Calabria oggi pomeriggio ha lasciato l’incarico ci dà adito per porre all’attenzione dei concittadini altri aspetti oltre quelli già denunciati in precedenza.” – continuano
“Carmela Costarella nel comunicare l’abbandono dell’incarico (non lo precisa nel comunicato, ma è per incompatibilità con il ruolo ricoperto dalla figlia Assessore) recita testualmente: “…la sottoscritta fa presente che in data 31 Dicembre, prima che la vana polemica politica occupasse le cronache giornalistiche, ha presentato le dimissioni…” premurandosi a precisare che si sarebbe congedata dal ruolo prima della denuncia pubblica dell’abuso da parte dell’Opposizione (con nota stampa datata proprio 31 dicembre).”
“Dando per buona l’affermazione della dott.ssa Costarella,
anche se fosse andata come lei solo OGGI scrive, vorremmo far notare a lei ed a chi le ha affidato l’incarico che ugualmente si è consumato l’abuso perché la nomina era già illegittima al momento in cui Giuseppina Palmenta, sua figlia, è stata nominata Assessore (ottobre). Il regolamento è chiaro: non possono esserci rapporti di parentela fino al terzo grado negli incarichi pubblici dello stesso Ente.”
“E la giustificazione è peggiore delle scuse: la dott.ssa spiega che avrebbe ritenuto “necessario ed opportuno continuare tale servizio fino alla data del 31 dicembre per poter portare a termine le attività già avviate”. Peccato che di questi servizi e attività la Cittadinanza non ne abbia contezza materiale né tanto meno notizia, così come non si è avuta alcuna notizia – a proposito di note stampa – delle sue dimissioni prima di oggi. Motivo per cui stamane abbia rincarato la dose con un’altra denuncia pubblica, incalzando il Garante ed il Comune di Reggio Calabria a prendere dei provvedimenti
immediati.” – concludono.
“Anche se la realtà dei fatti corrispondesse a quanto asserito dalla dott.ssa Costarella nel comunicato di dimissioni, l’abuso è stato ugualmente perpetrato ed il suo passo indietro in ritardo non è giustificabile, come non lo è – sempre nel caso in cui fosse vero ciò che afferma – il ritardo dei comunicatori di Palazzo San Giorgio nel dare notizia delle avvenute dimissioni “in tempi non sospetti e prima che la vana polemica politica occupasse le cronache giornalistiche”.