E’ notizia recente che i prefetti stiano lavorando con gli Enti locali per il rientro in sicurezza a scuola degli studenti a partire dal 7 gennaio 2021. Ma, a questi tavoli non sono stati invitati i dirigenti scolastici che invece sono gli unici a poter offrire un contributo fattivo. Infatti, i dirigenti sono gli unici a poter contribuire alla pianificazione di un corretto rientro in sicurezza. “Le istituzioni scolastiche autonome- ribadisce il
presidente regionale ANP Giuseppe Gelardi – devono essere messe in condizione di decidere le modalità di erogazione della didattica tenendo conto del bacino di utenza.”
“I tavoli provinciali invece funzionano a singhiozzo: l’ANP-dopo il Consiglio Nazionale svoltosi nella giornata del 18 dicembre- ha diramato un comunicato. “Le scuole quando sono state presenti all’interno di detti
tavoli, hanno apportato un contributo determinante. Le esperienze di tali contesti territoriali, che si auspica possano essere generalizzate, dimostrano, nel metodo, un positivo cambio di paradigma sull’impostazione dei rapporti tra le amministrazioni e, nel merito, l’avvenuto riconoscimento delle istituzioni scolastiche quali interlocutori autonomi.”
“A tutt’oggi, la voce della scuola risulta inascoltata. Le prefetture, in questi giorni, stanno pianificando il rientro degli studenti, senza tenere conto dei reali bisogni delle scuole e la loro esclusione dai tavoli tecnici
renderà vano il lavoro finora compiuto. E’ evidente che è necessario lavorare sull’implementazione dei percorsi e soprattutto delle corse dedicate agli studenti pendolari con il coinvolgimento di ditte private”
– sostiene la vicepresidente nazionale ANP Mafalda Pollidori.