Niente da fare, neppure la memoria, neppure le grandi gesta dei campioni dello sport sono una garanzia in grado di blindare dalle offese dei teppisti, dalla stupidità dei vandali. E così la stele dedicata all’indimenticato playmaker di una grandissima Viola Basket allora militante in serie A1, Massimo Mazzetto – purtroppo spirato appena 21enne, il 18 giugno del 1986, in seguito a uno scellerato gioco con gli amici che il giorno prima l’aveva portato a cadere nel vuoto da un muretto – è stata letteralmente sbriciolata da ignoti vandali.
La memoria del talentuoso cestista padovano morto giovanissimo poco dopo essere stato convocato in Nazionale maggiore (come “riserva a casa”, in occasione dei Mondiali di Spagna disputati per l’appunto nell’86) è stata offesa irrimediabilmente.
Il presidente dell’associazione Violainside ed ex trainer della stessa Viola Gaetano Gebbia – ex coordinatore delle Nazionali giovanili molto attivo anche in Sicilia sotto il profilo tecnodidattico –in una nota diffusa alla stampa, «nel condannare fermamente» quest’atto di teppismo, fa sapere che «avvierà tutte le iniziative necessarie per il recupero» della stele in pietra distrutta dai vandali ovvero, «ove ciò non fosse possibile, alla realizzazione di una nuova».
Il neoriconfermato presidente calabrese del Coni Maurizio Condipodero e il presidente del Comitato calabrese Fip (Federazione italiano pallacanestro) Paolo Surace condannano un gesto «vile e oltraggioso nei confronti dell’intera comunità sportiva reggina», garantendo l’avvio di un’«iniziativa congiunta per recuperare la memoria di Massimo Mazzetto»: l’idea è di «ricostruire quella stele e riposizionarla nei pressi del Botteghelle».
In una nota congiunta, il sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e l’assessore allo Sport Giuggi Palmenta evidenziano come la distruzione della stele a Mazzetto costituisca «un atto vandalico veramente assurdo, un episodio gravissimo che infanga la memoria della città» e al contempo «un vero e proprio oltraggio alla storia del basket reggino e a tutta la Reggio sportiva», in buona sostanza «un colpo al cuore di ognuno di noi», facendo sapere che sarà organizzato un incontro già nei prossimi giorni un incontro volto a programmare la costruzione di un nuovo monumento a Mazzetto e auspicando che «gli autori di questo barbaro gesto siano individuati e assicurati alla Giustizia».