Il Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria è al lavoro in vista del cinquantesimo anniversario dal ritrovamento dei Bronzi di Riace. Il direttore Carmelo Malacrino annuncia, in una nota stampa, l’avvio delle attività per le celebrazioni del 2022. Un progetto inclusivo che guarda alle molteplici realtà del territorio. L’epidemia da Coronavirus, con l’inserimento della Calabria in zona arancione, costringe il MArRC a prolungare la chiusura al pubblico degli spazi espositivi. Non ferma, però, il desiderio di fare cultura. Testimoniato anche dalla visibilità sempre crescente del Museo sui canali di comunicazione per promuovere le straordinarie collezioni archeologiche.
«In questi giorni – afferma Malacrino – stiamo definendo i criteri per la costituzione dei comitati per celebrare il prossimo anno la ricorrenza dei 50 anni dalla scoperta dei Bronzi. Un piano operativo che possa valorizzare una delle più importanti scoperte archeologiche di tutti i tempi. Un progetto ambizioso che guarda all’inclusione, già elemento di forza distintivo della nostra realtà museale». I Bronzi di Riace sono il simbolo identitario non solo di questo territorio, ma di tutta la regione, nonché capolavori d’arte greca famosi in tutto il mondo. Un brand culturale di valore inestimabile, che esprime al contempo la bellezza dell’arte e il misterioso fascino della cultura antica.
«Sarà un’occasione imperdibile – commenta Malacrino – per promuovere a 360 gradi lo straordinario patrimonio culturale della regione, dal Pollino allo Stretto. Penso al paesaggio, ai siti archeologici, alle tradizioni, ai prodotti di qualità del settore enogastronomico offerti in una sinfonia che possa valorizzare al massimo questo eccezionale territorio. Spero che anche le regioni vicine, specialmente la Sicilia, con la quale in questi anni abbiamo costruito diverse collaborazioni, vogliano accogliere l’invito a queste celebrazioni per offrire ai tanti turisti un’esperienza culturale indimenticabile».
Una ricorrenza che oggi assume anche il volto della sfida per il rilancio di una regione intera. Una regione ha vissuto e sta vivendo giorni difficili, anche a causa della pandemia. «Già alla fine dello scorso anno – conclude il Direttore – ho scritto al Ministero e alla Direzione Generale Musei per invocare uno stanziamento di fondi per sostenere l’iniziativa. Auspico che i 50 anni dei Bronzi di Riace possano offrire anche un contributo significativo per strutturare un’offerta turistica sostenibile. E grazie a questa presentare il vero volto della Calabria, fatto di storia, culture, sapori e magnifici paesaggi».