REGGIO CALABRIA – Reggio Calabria come comunità, come contesto politico-istituzionale, come città adesso è un po’ più triste. Ieri intorno alle 13 è venuto a mancare l’ex deputato reggino Lillo Manti (Leone, all’anagrafe), autentico gentleman della politica.
Aveva compiuto 79 anni solo lunedì scorso. Da tempo versava in uno stato di salute precario, resosi più difficile lo scorso anno e precipitato nell’ultimo fine-settimana.
Esponente per una vita della Democrazia Cristiana, dal 1983 al 1985 Manti è stato consigliere regionale con il ruolo di assessore ai Trasporti, Enti Locali e Cooperazione nella giunta regionale di Bruno Dominijanni. Ma Lillo Manti è stato anche deputato nel corso dell’undicesima legislatura, eletto nel 1992 – e in carica fino al ’94 – nelle fila della Dc.
A cavallo del nuovo millennio Manti s’era iscritto all’Udc e per la coalizione di centrodestra fu il candidato alla Presidenza dell’allora Provincia di Reggio, ottenendo il 40% dei voti ma risultando sconfitto dal candidato di centrosinistra Pinone Morabito.
Successivamente Manti ha aderito alla Democrazia Cristiana di Pino Pizza, restandone vicepresidente del Consiglio nazionale fino al 2013.
Impossibile non ricordarne i tratti elegantissimi, del tutto combacianti col suo approccio da finissimo ragionatore. E l’amore per la politica, per il buon funzionamento delle Istituzioni, per l’efficiente andamento della cosa pubblica.
Difficile anche scordare la (vittoriosa) battaglia che trent’anni fa ebbe a condurre contro ingiuste accuse nei suoi confronti, in tempi nei quali “si gettava l’acqua con tutto il bambino” senza fare troppe distinzioni.
Nel primo pomeriggio di ieri è stata allestita la camera ardente nella sala “Giuditta Levato” di Palazzo Campanella. Alle 10 di domani – venerdì 17 febbraio – le esequie, nella chiesa di Santa Lucia.