“La città ha scelto la continuità, un dato che mi sorprende, faccio i rallegramenti al sindaco uscente sperando sia migliore del primo tempo”. Sono le prime parole di Antonio Minicuci, candidato a sindaco per il centrodestra, sconfitto al ballottaggio da Giuseppe Falcomatà.
Una sconfitta, specie per il distacco registratosi tra i due che ha generato molta delusione da parte di Minicuci che dal suo quartier generale prosegue: ”c’è amarezza perché non siamo riusciti a far passare la nostra proposta. Avevo detto durante l’ultimo comizio che non avrei avuto il voto dei poteri forti, delle lobby politiche economiche di questi città e degli ‘ndranghetisti. Per me è stata una bellissima esperienza ho conosciuto tante persone. Con alcune è nata un’amicizia molto forte. Sono commosso per tutto il supporto che ho avuto. Grazie a tutti quelli che mi hanno sostenuto e a quelli che si sono candidati con le mie liste e che hanno fatto di tutto per portare un risultato importante a Reggio Calabria”.
Minicuci ne approfitta anche per ringraziare Salvini nell’averlo indicato candidato sindaco per questo raggruppamento. “Una scelta da molti vista come una imposizione e che forse ha creato più di qualche mal di pancia in molti ambienti del centrodestra.
Falcomatà ed i suoi – prosegue ancora – hanno fatto di tutto per montare una polemica (quella della designazione proprio di Minicuci da parte di Salvini) che in altre parti d’Italia non avrebbe avuto seguito. Ed è stata una strategia ben riuscita perché sono partiti per tempo a denigrare una persona che più calabrese non c’è.
Valuterò con la mia famiglia, ma è mia intenzione rimanere qui. Inizialmente ci sarò e vedrò di fare un’opposizione costruttiva e fare in modo che anche la trasparenza che non c’è in questo ente nessuno si preoccupa di evidenza venga fuori.
Non me l’aspettavo, le persone erano andate a votate e pensavo il divario fosse più contenuto. Abbiamo pagato il poco tempo a disposizione – conclude un Minicuci amareggiato – per illustrare alla città una proposta seria. È colpa mia, mi assumo la responsabilità della sconfitta”.