«Abbiamo messo in campo un programma di investimenti di oltre mezzo miliardo di euro e, in questo piano, un ruolo fondamentale lo svolgono i dipendenti comunali». L’assessore ai Lavori pubblici della giunta
Falcomatà, Giovanni Muraca, attraverso una nota stampa, interviene per sottolineare come «il processo di trasformazione della città si scontri con i numeri di una pianta organica da far tremare i polsi».
«Il Settore Grandi opere e Politiche comunitarie del Comune di Reggio Calabria – ha spiegato Muraca – consta di appena una ventina di dipendenti. Parliamo di un comparto che, in questo momento, gestisce 350 milioni di opere già finanziate, alcune già spese, ed una programmazione in itinere relativa ai Pon 2021-2027 ed al React-Eu di altri 250 milioni. Servirebbe il triplo della gente eppure, nonostante questo, si stanno raggiungendo sempre più importanti ed ambiziosi traguardi».
«Ci sono tantissimi dipendenti – ha aggiunto – che con sacrificio svolgono un lavoro eccezionale per portare a termine le procedure. Mi sento di fare un plauso ai lavoratori, soprattutto del mio settore, che con pochissime unità stanno portando avanti un’azione straordinaria». Infatti, sul piatto ci sono opere «fondamentali per completare il percorso appena iniziato di
riappropriazione del rapporto fra la città ed il mare».
«A parte la programmazione del “Pon 21-27” – ha spiegato Muraca – abbiamo chiesto le somme sui Contratti interistituzionali di sviluppo, i cosiddetti Cis,
dove abbiamo inserito il celeberrimo Museo del Mare progettato dall’Archistar Zaha Hadid. Aspettiamo con ansia di firmarli per avviare le procedure progettuali considerato che già esiste il progetto definitivo
dell’indimenticata professionista di fama mondiale. Quando avremo il finanziamento, potremo finalmente dare avvio alle fasi di approvazione del piano esecutivo ed indire la gara per aprire formalmente il cantiere».
L’assessore ai Lavori pubblici, ha ricordato anche i programmi in essere per ciò che riguarda la viabilità: «Attualmente, ci sono due gare di progettazione, per 10 ed 8 milioni di euro, che interessano la zona Sud della città e quella Pedemontana. Altri 30 milioni, invece, sono in fase di rimodulazione così da poter avviare procedure più snelle per quanto riguarda la parte Nord ed il Centro di Reggio. Progetti previsti nel “Decreto Reggio” e che serviranno a riqualificare il manto stradale, le pertinenze ed i marciapiedi».
«In questi mesi – ha proseguito Giovanni Muraca – abbiamo lavorato sui bandi “Qualità per l’abitare”, un piano complessivo da 45 milioni per rigenerare importanti frazioni e quartieri sotto l’aspetto urbanistico. Su
impulso del sindaco Giuseppe Falcomatà, proseguiamo nella progettazione per realizzare l’asse viario Sant’Agata-Cardeto, portata avanti insieme alla Città Metropolitana su risorse già in nostro possesso. E lo stesso stiamo facendo per Armo-Santa Venere e Trunca-Santa Venere in maniera tale da riavvicinare zone come Croce e Rosario Valanidi. In questi giorni, poi, stiamo attenendo risposte importanti per riprendere i lavori sulle aste del Sant’Agata per collegare più facilmente il centro con le aree di Vinco, Pavigliana e
Cannavò».
Quindi Podargoni e l’asse viario Pedemontano, «dove insiste un finanziamento di 15 milioni». «Servirà – ha affermato l’assessore Muraca – a collegare Schindilifà ed Ortì. La Città Metropolitana, poi, ha riqualificato la
strada Archi-Ortì e noi vogliamo continuare quest’opera per creare un accesso veloce verso la parte alta ed il bellissimo Monastero». Nelle intenzioni del delegato ai Lavori pubblici c’è, ancora, la volontà di «investire fortemente sui tratti fluviali sfruttando le nostre fiumare e creando dei parchi meravigliosi». Parchi come quello della Collina di Pentimele su «cui stiamo operando per valorizzare al massimo i fortini». Oppure il parco Baden Powell che, «completo al 50%, che ospiterà un caffè letterario per l’università ed un playground in modo da poter essere vissuto pienamente dai cittadini». «Sul Decreto Reggio – ha proseguito stiamo approvando il Parco ludico dell’aeroporto, sopra il Sant’Agata, con le procedure d’esproprio già
avviate e stiamo anche cercando di capire come valorizzare al meglio il Parco di Ravagnese».