Reggio Calabria al centro di grandi progetti urbani per restituire o creare spazi nuovi. Piazza Duomo, Carmine, Camagna, Italia e da qualche settimana una grande querelle in merito ai lavori di riqualificazione di Piazza De Nava. Inoltre, il progetto ambizioso “15 agorà per 15 quartieri”. Insomma, è questo il nuovo volto sul quale si sta lavorando da anni: spazi collettivi, verde urbano, aree attrezzate per bambini. Nuove e vecchie Agorà in cui socializzare, rilassarsi o divertirsi. Ma piazza del Popolo?
Da questi grandi progetti di rinnovamento sembra rimanere fuori, proprio, Piazza del Popolo. Situata nel cuore storico (centro-nord) di Reggio, lo spazio ospita da decenni il mercato cittadino. Di architettura razionalista (dalla metà degli anni ’20), ricavata scavando il manto stradale è di forma trapezoidale e vi si accede grazie ad una grandissima scalinata. La piazza, destinata al mercato rionale (solo mattutino), vedeva, in passato, lasciati in sede anche i banchi e le strutture chiuse. Questo, impediva di fatto la fruizione dello spazio, da parte dei reggini, il pomeriggio e la sera.
Non una vera Agorà quindi, piuttosto un luogo di mercato che oltre al fermento vitale portava con sé anche un lascito di degrado e rifiuti. E’, solo sul finire degli anni ’90 quindi che l’allora sindaco Italo Falcomatà, decide restituire la grande piazza al popolo imponendo lo sgombro delle strutture fino al mattino successivo. Questo ha permesso ai cittadini (in realtà molto pochi) di riprendersi uno spazio pubblico altrimenti “dimenticato”. Oggi, per esempio, sono moltissimi i giovani che si incontrano per giocare a livello dilettantistico. Il cricket, ad esempio, sembra essere lo sport più praticato.
Le potenzialità di Agorà non sono mai state del tutto sfruttate perché di fatto non è mai stata “immaginata” come punto di ritrovo. Mancano strutture, panchine, e spazi verdi. Mancano spazi per le famiglie. Inoltre, sembrano non aver avuto un seguito pratico dichiarazioni rilasciate nel 2016 (durante la prima consiliatura Falcomatà) che vedevano al centro di una riqualificazione la grande piazza grazie al Decreto Reggio.
La foto è di Marco Costantino.