Lo scorso 6 febbraio, attraverso un comunicato stampa, Sasha Sorgonà aveva posto l’attenzione sul problema dei rifiuti, legato alle periferie e in particolare al quartiere di Mosorrofa, sommerso della spazzatura. Trascorsi quasi sei mesi, la situazione non è migliorata ma anzi peggiorata. Le torride temperature estive non fanno che aumentare notevolmente le problematiche e i disagi dovuti alle microdiscariche presenti a Mosorrofa.
“Mosorrofa continua ad essere la discarica, o purtroppo una delle discariche, presenti a Reggio Calabria. Adesso basta, pretendiamo risposte chiare e in tempi rapidi dall’amministrazione comunale”, le parole di Sorgonà, ideatore del comitato ‘Spinoza’.
“Nel dicembre 2019, attraverso un video diventato presto virale sui social network, avevo segnalato con enorme tristezza il degrado che animava i quartieri di Mosorrofa e Sala. Abbiamo invitato attraverso il comitato di Spinoza l’amministrazione comunale ad un confronto e alla risoluzione urgente del problema ma nulla è cambiato in questi sette mesi”.
Il presidente dei Giovani di ConfCommercio Rc si fa portavoce delle numerose segnalazioni inviate dai cittadini di Mosorrofa e Sala, oramai esausti e senza speranze. “Soltanto negli ultimi giorni, mi sono arrivate decine di messaggi da parte di reggini che abitano in quelle zone della città. E’ un grido d’aiuto che evidentemente non viene raccolto e ascoltato da parte dell’amministrazione comunale.
Le prossime settimane, per tradizione, saranno le più calde della stagione. Non è possibile pensare ad un quartiere invaso dai rifiuti con temperature che sfioreranno o raggiungeranno i 40 gradi. Oltre ai disagi e all’imbarazzo nel convivere con questo degrado si palesa un evidente rischio per la salute che non possiamo far correre ai nostri concittadini, i quali meritano di ricevere i servizi essenziali, tra i quali appunto la raccolta di rifiuti”.
Come già fatto in passato, l’ideatore di Spinoza lancia la proposta del riposizionamento dei cassonetti e l’istituzione delle isole ecologiche di quartiere. “Non vedo strade alternative all’attuale sistema, che si è rivelato fallimentare. Credo ci sia la necessità di ripensare dalle fondamenta al tema dei rifiuti, non partendo dall’ultimo passaggio, ovvero la raccolta, ma dalla base.
I cassonetti e le isole ecologiche di quartiere appaiono come le soluzioni più logiche e non alternative alla raccolta differenziata. Prima però -sottolinea Sorgonà- va risolta l’emergenza esplosa negli ultimi mesi, che riguarda in modo particolare le periferie di Reggio Calabria. Chiederemo nuovamente, e con maggiore vigore, un incontro con l’amministrazione comunale per discutere della triste situazione con la quale i cittadini di Mosorrofa e non solo si trovano costretti a convivere e di possibili soluzioni concrete per risolvere l’emergenza”.