REGGIO CALABRIA – Semi di bellezza e partecipazione. I primi giorni di settembre ad Arghillà Nord, quartiere difficile di Reggio Calabria, hanno avuto un sapore speciale: volontari e istituzioni hanno deciso di giocarsi in prima persona la partita della corresponsabilità per i bambini. Lo hanno fatto durante le attività del Campo nazionale d’animazione territoriale iniziato lunedì 5 settembre e che si concluderà nel pomeriggio di oggi, 9 settembre, con un grande gioco che coinvolgerà i diversi lotti di Arghillà Nord.
Una rete fittissima d’associazioni che, coadiuvate da volontari ed esperti giunti da tutta Italia, hanno sperimentato la bellezza dello stare insieme coi bambini di Arghillà. Tantissimi i laboratori proposti: dalla lettura allo sport, dalla pittura alla riscoperta degli spazi comuni.
Storie di ordinaria straordinarietà, potrebbe dire qualcuno. In effetti il lungo lavoro estivo della rete di associazioni che, in modo paritetico e orizzontale, hanno programmato il Campo nazionale riassume in sé ordinario e straordinario. Nessuna sigla, solo una bandiera: quella dell’educazione.
Accanto ai volontari, come scritto, alcuni esponenti istituzionali hanno scelto di esserci in prima persona. Tra cui il giudice antimafia Stefano Musolino che ha inaugurato il nuovo calciobalilla con un torneo coi ragazzi di Arghillà. Il calciobalilla è frutto di una raccolta fondi spontanea nata tra molti cittadini di Reggio Calabria che hanno voluto dare un loro piccolo (grande) apporto alla sfida educativa sul territorio della periferia nord.
E ancora: stamane, presso il Centro civico – i cui locali si presentano in parte vandalizzati e abbandonati all’oblio – si è tenuto il workshop A scuola di diritti – L’esperienza di Arghillà tra dispersione ed inclusione, a cui hanno preso parte circa 50 docenti, educatori e genitori.
A moderarlo il giornalista dell’Ansa, Giorgio Neri, che ha sapientemente guidato l’incontro a cui hanno partecipato Renato Sampogna, dirigente del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Antonio Ardolino, referente dell’Istituto per gli innocenti di Firenze, Simona Sapone, dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “Radice-Alighieri” di Reggio Calabria, Lucia Anita Nucera, assessore comunale all’Istruzione, Giusi Princi, vicepresidente della Giunta regionale e Roberto Di Palma, procuratore del Tribunale per i Minorenni di Reggio Calabria.
L’esperienza del Campo nazionale di animazione territoriale è solo un punto di partenza. Ne sono consapevoli tutti coloro i quali si sono spesi per la buona riuscita. Adesso tocca a ciascuno rimboccarsi le maniche e continuare a lavorare, gomito a gomito, col territorio di Arghillà che ha dimostrato di possedere un patrimonio umano davvero straordinariamente unico.
La rete che ha promosso l’iniziativa ad Arghillà composta da Coordinamento di Quartiere di Arghillà, Nati per Leggere, Libera, Azimut, Res Omnia, Aps Arghillà, Ecolandia, Adexo, Csi, Net, Libera Agape, Slow Food, Udi, Medici del Mondo, Ace, ReggioLiberaReggio, Macramè, Banca Etica, Action Aid, Officina di Quartiere, Demetra e Azione Sociale.
L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio gratuito del Comune di Reggio Calabria.