Oggi pomeriggio – sulla carta, per le 13 – torna a riunirsi il Consiglio regionale calabrese a Palazzo Campanella.
Certo, sullo sfondo ci sono i nodi politici: dall’incertezza sui maggiori candidati alla Presidenza della Giunta fino alla richiesta della Vigilanza di far pressing per riottenere da Roma un’Assemblea con pieni poteri. Come se lo scioglimento, conseguente alla prematura scomparsa di Jole Santelli, mai fosse avvenuto.
Nove i punti all’esame dei consiglieri regionali.
Si parte con la proposta di provvedimento amministrativo volta al riaccertamento dei residui attivi e passivi, con le conseguenti variazioni a bilancio di previsione della Regione e dell’Assemblea. Sempre in materia finanziaria, il rifinanziamento del prestito contratto col Ministero dell’Economia per l’estinzione dei debiti sanitari fino al 2005 incluso e il riconoscimento di alcuni debiti fuori bilancio.
Un paio di punti attengono al Demanio marittimo (ulteriori norme di tutela e modifica alle norme sulla delega di funzioni amministrative sulle aree del demanio marittimo).
Punto qualificante, il Programma regionale 2021/22 per le attività di sviluppo nella forestazione e per la gestione delle foreste regionali. Sul fronte dell’ambiente – ma anche delle finanze –, il Bilancio triennale di previsione dell’Epmr (l’Ente per i Parchi marini) e dell’Arpacal (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente).
A chiudere, almeno in teoria, i lavori in programma la mozione bipartisan firmata dal segretario-questore di minoranza Nicola Irto (Pd) e dall’assessore ad Agricoltura e Forestazione Gianluca Gallo (Fi) per impedire la realizzazione del Parco eolico “Timpe di Muzzunetti” giusto in mezzo agli storici vigneti del Cirò, nel Crotonese.