Per il secondo anno consecutivo la Domenica delle Palme trascorre in zona rossa e con la massima sobrietà, priva anche di quei riti tradizionali che pur facendo parte del folklore segnano il giorno cristiano e cattolico dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme. Annullata, ad esempio anche quest’anno la festa delle pupazze a Bova, cuore della Calabria grecanica, festa che pur coincidendo con la domenica delle palme incrocia il rito pagano dedicato a Demetra, della terra e della rinascita primaverile.
L’appuntamento con la Liturgia Pontificale invece, seppur con massima restrizione anticovid sarà rispettato. Il Duomo, vedrà infatti celebrata la messa alle ore 11:00 officiata dal vescovo Morisini, una delle ultime funzioni pubbliche prima di lasciare il posto al nuovo arcivescovo Morrone nominato da poco alla guida dell’arcidiocesi di Reggio Calabria – Bova. Prevista anche la benedizione delle palme e dell’ulivo, ma con l’obbligo che sino strettamente personali e che vengano introdotti in Cattedrale e riportati alle proprie abitazioni senza essere scambiati o consegnati ad alcuno.
Una domenica segnata anche dal ritorno dell’ora legale prevista tra la notte di sabato 27 e domenica 28. Alle 2, infatti bisognerà spostare le lancette si avanti di 60 minuti. Si dorme in meno, ma si guadagna in luce con un risparmio di energia e giornate più lunghe. Da tempo, in Europa, si discute sulla possibilità di eliminare il cambio dell’ora, in relazioni a studi scientifici che dimostrano effetti particolari sulla salute e sulle abitudini delle persone.