Il Comitato Pro Vinco e Pavigliana, in un comunicato stampa denuncia il degrado in cui si trova l’intero territorio di Pavigliana e Vinco a partire dalla mancanza di opere basilari di urbanizzazione primaria e secondaria, nonostante le numerose richieste avanzate per la costruzione di strutture necessarie a un vivere civile.
“Si vuole ricordare – prosegue il comunicato stampa – dell’evento di agosto 2018 “S’INTESI” ciò che in quella circostanza questo comitato aveva sottolineato: “NON CONSIDERATECI CITTADINI DI SERIE B!!!. I responsabili del comitato sottolineano inoltre come non sia possibile che i cittadini di questi quartieri si debbano sentire dimenticati dalle istituzioni
“Come al centro a Pavigliana e Vinco i cittadini usufruiscono (o almeno dovrebbero) di diritti, eseguono i doveri del buon cittadino, sono contribuenti dell’erario comunale, pagano le tasse. Tuttavia, viviamo in un’area in cui mancano importanti opere di urbanizzazione. Si evidenzia la mancanza di una sede stradale riservata al transito dei pedoni, di una pista ciclabile, di un’idonea illuminazione, di un’adeguata segnaletica stradale, di rallentatori, la formazione di pericolose buche nell’asfalto, l’inefficienza dei sotto- servizi.
A ciò si aggiungono le “direttrici migratorie” dei cittadini del centro città che, soprattutto nelle ore notturne, invogliate forse dal paesaggio sullo stretto ed inosservanti dell’obbligo della raccolta differenziata, deturpano il territorio abbandonando rifiuti di ogni genere oltre al recente incremento dell’abbandono di animali domestici. Per tutto questo Vinco e Pavigliana sono condannati a essere solo “quartieri dormitorio””.
Pertanto viene rivolto un invito all’amministrazione comunale affinchè si renda conto della situazione in cui versano questi quartieri e che i suoi abitanti, residenti o stagionali, hanno diritto a essere ascoltati ed avere strutture necessarie a un vivere civile necessarie ed indispensabili per non sentirsi unità isolate ma parte di una grande collettività.
“Inoltre siamo preoccupati del silenzio assordante delle nostre istituzioni regionali e nazionali, che vista l’attuale emergenza rifiuti su tutto il territorio di Reggio Calabria continuano nella propria indifferenza a condannare a morte un’intera città”.