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Reggio. Concorsi al Comune, Ripepi: “Solo promesse e nessuna certezza”

REGGIO CALABRIA – “Si è risolta in un momentaneo nulla di fatto la promessa di attivare i concorsi per 135 posti al Comune di Reggio. Da almeno vent’anni si denuncia la penuria di personale, eppure l’amministrazione Falcomatà non solo si rimangia la parola data, ma dimostra per l’ennesima volta di non essere all’altezza del ruolo che ricopre”. La denuncia è del consigliere comunale, Massimi Ripepi.

“Erano un raffazzonato manipolo di briganti messo insieme dal millantatore e fraudolento Brancaleone da Norcia”. Prosegue ironicamente. “La parola di questa amministrazione non vale niente. Stessa spiaggia stesso mare, il protocollo di azione della propaganda dell’armata Falcomatà è sempre il medesimo: promettere qualcosa, indire una conferenza stampa per confermare la promessa fatta, fare l’esatto contrario di quello che si era promesso, per poi annunciare un’altra conferenza stampa che possa coprire la bugia con un’altra bugia più grande così da nascondere le vergogne accumulate durante tutto il percorso illusionistico”.

“Così sta succedendo per i famigerati concorsi al Comune, attesi da anni e proclamati con roboanti promesse corredate da conferenze stampa. L’esclusione delle due società leader dei concorsi nazionali e il relativo ulteriore slittamento delle procedure di selezione del personale non ci colgono assolutamente di sorpresa. Infatti nonostante le rassicurazioni dell’assessore Francesco Gangemi, sentito ripetutamente in commissione controllo e garanzia del Comune insieme alla Dirigente del settore, eravamo certi che non sarebbero riusciti a trarre il ragno dal buco. Eppure le promesse sembravano certezze, tanto che l’anziano assessore Gangemi si era anche scocciato di dovere ripetere sempre le stesse cose”.

Continua Ripepi: “La città non può più aspettare, il bisogno di lavoro è tanto e la necessità di aumentare le unità di personale nel Comune di Reggio Calabria è diventato improcrastinabile. Convocherò in settimana una seduta straordinaria della commissione controllo e garanzia per verificare l’iter amministrativo e per capire quello che veramente sta avvenendo nei meandri dell’assessorato guidato male dal decano Gangemi. Bisogna capire bene quali siano state le procedure di valutazione che hanno escluso due colossi del sistema italiano di selezione, altamente specializzati nella somministrazione di test e reclutamento del personale in ambito pubblico. L’ultima promessa di Palazzo San Giorgio è che entro il primo semestre 2023 dovrebbero svolgersi le prime procedure concorsuali. Ovviamente non ci crede più nessuno”.