S’è tenuto a Palazzo Campanella l’incontro tra la Regione e il Comune di Reggio Calabria sul progetto per l’utilizzo dei fondi della Mobilità sostenibile legati al Patto per lo sviluppo della Calabria.
All’incontro hanno preso parte l’assessore regionale alle Infrastrutture Domenica Catalfamo, il sindaco reggino Giuseppe Falcomatà, i dirigenti regionali Domenico Pallaria e Giuseppe Iiritano, per Artcal Tiziana Corallini e Francesco Cribari, l’assessore comunale reggino alla Mobilità Mariangela Cama, il direttore generale del Comune Demetrio Barreca, il dirigente comunale ai Lavori pubblici Demetrio Beatino e, per Trenitalia, il direttore regionale Domenico Scida. Presenti anche i referenti di Cassa depositi e prestiti in qualità di consulenti del Comune di Reggio Calabria.
«Il confronto – è scritto in una nota dell’assessorato Infrastrutture – nasce dall’esigenza di superare le criticità dovute all’imminente definanziamento del progetto da 100 milioni di euro di mobilità sostenibile, inficiato dai ritardi sulla presentazione del documento e dall’assenza dei parametri tecnici necessari per accedere ai fondi. Le significative criticità sono rappresentate non solo dai contenuti tecnici, ma anche dai termini finanziari, considerando che l’importo finanziato risulta sovradimensionato rispetto alla soluzione proposta dal Comune».
Si fa poi rilevare che «l’ultima proposta, inerente alla realizzazione di un sistema (Brt) mediante l’utilizzo di autobus elettrici da far transitare su corsie dedicate ma nell’ambito della viabilità già esistente si discosta da quella finanziata che prevedeva la realizzazione di un sistema in sede fissa a guida vincolata, e, pertanto, molto più complesso e con un impatto economico di gran lunga superiore, per uno sviluppo di circa 6,5 km».
L’assessore Catalfamo ha individuato una soluzione tecnica da sottoporre al Comune di Reggio Calabria «perché il territorio metropolitano possa fruire di un servizio atto a soddisfare le esigenze di mobilità, coerente con gli obiettivi del finanziamento originario».
La proposta presentata dalla Regione prevede «l’implementazione di un progetto integrato per il sistema dei trasporti dell’area metropolitana di Reggio Calabria da attuarsi mediante due azioni specifiche. La prima azione – recita la nota diramata agli operatori dell’informazione – riguarda il potenziamento dell’offerta dei servizi di trasporto ferroviario passeggeri nell’area metropolitana Villa San Giovanni-Reggio Calabria-Melito Porto Salvo, integrato con i sistemi di trasporto urbani. Tale azione si sostanzia attraverso l’offerta da parte del servizio passeggeri di Trenitalia di 48 collegamenti giorno/medio/feriale con treni di nuova generazione lungo la linea ferroviaria compresa tra Melito di Porto Salvo e Villa San Giovanni con 16 fermate complessive, di cui 13 fermate nella sola città di Reggio Calabria.La seconda azione del progetto integrato attiene, invece, al potenziamento e alla riqualificazione dei sistemi di trasporto collettivo a scala urbana. In particolare – è sottolineato –, per la città di Reggio Calabria, attraverso un sistema bus-navette/circolare le principali stazioni ferroviarie, saranno collegate con le aree urbane/quartieri di riferimento: Catona, Arghillà, Gallico, Archi, Pentimele, Pellaro e con i principali poli e servizi: stazione aeroporto-aeroporto; stazione Centrale-Cedir, stazione Lido-Porto di Rc/Università/Gom etc. Si propone anche il miglioramento dell’accessibilità delle stazioni ferroviarie, mediante interventi di realizzazione/riqualificazione dei nodi di scambio, dei sistemi tecnologici connessi lungo le principali linee urbane del trasporto collettivo, la realizzazione/completamento di sistemi di collegamento meccanizzati in corrispondenza di particolari nodi di scambio e poli di interesse: sistema ettometrico di Via Giudecca; Torrente Annunziata-Università nonché l’introduzione di biglietto integrato bus urbani/treno».
«Il progetto integrato proposto dalla Regione Calabria – prosegue la nota – consentirà agli utenti di fruire di una metropolitana di superficie con elevato comfort di viaggio e collegamento integrato con i principali nodi urbani (Cedir, Università, ospedali, Centro storico, etc.) e con i nodi del sistema di trasporto principale (porto, aeroporto, stazioni ferroviarie). La riduzione di passeggeri su gomma implicherà certamente una riduzione dell’incidentalità stradale, dell’inquinamento atmosferico ed acustico nonché un. miglioramento della fruibilità, della qualità e della sicurezza degli spazi urbani interessati dal progetto integrato. In caso di accoglimento e piena condivisione della proposta da parte dei comuni coinvolti i primi servizi metropolitani potrebbero partire già dal dicembre 2021».