Assunzioni al Consiglio Regionale della Calabria, nuovo clamoroso rinvio

Di fronte i locali di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria a Reggio, è in corso un sit-in di protesta contro l’ennesimo, clamoroso rinvio delle assunzioni annunciato con un breve e stringato comunicato sul sito internet del consiglio firmato dal segretario generale Giulio Carpentieri. Dopo una serie di rinvii, i vincitori del concorso erano stati convocati per la firma dei contratti per il prossimo 30 aprile, con conseguente presa di servizio il successivo giorno 3 maggio: in molti avevano già organizzato la propria quotidianeità in base a questi punti di riferimento, così vicini sul calendario. Ma il segretario generale Giulio Carpentieri ha firmato un nuovo, breve e stringato, comunicato che rinvia ulteriormente il tutto: -Siamo spiacenti di comunicare che, per sopraggiunte difficoltà tecnico-organizzative, stante la concomitanza con l’insediamento del nuovo Consiglio regionale che avverrà il 3 maggio p.v., la sottoscrizione dei contratti individuali di lavoro con i vincitori dei concorsi consiliari e la correlata presa di servizio da parte degli stessi sono rinviati ad altra data. Si rassicurano comunque detti vincitori che si provvederà entro breve termine alla comunicazione, stesso mezzo, della nuova data delle assunzioni. Distinti saluti-.

Non solo, quindi, un ulteriore rinvio. Ma un ulteriore rinvio senza una nuova data.

Molti dei 135 che avrebbero dovuto prendere servizio si erano già dimessi da precedenti attività, in qualche caso sono rientrati in Calabria da fuori e ora, restano ancora una volta appesi a un filo.

Viene da chiedersi se abbia ragione d’esistere o meno la motivazione della concomitanza con l’insediamento del nuovo Consiglio Regionale, che già era fissata per il 3 maggio ben prima delle vicissitudini dei rinvii delle assunzioni.

Decisamente preoccupante il fatto che Carpentieri non indica una nuova data.

Più di qualcuno degli aventi diritto paventa clamorose azioni di protesta proprio il giorno dell’insediamento del nuovo Consiglio. E’ quindi immaginabile che, oltre al sit-in di stamattina e alle proteste che potrebbero durare tutta la settimana, poi il 3 maggio la prima uscita del nuovo Consiglio Regionale sarà ricordata come la giornata del caos. Un caos che Scopelliti & company ereditano dalla precedente Amministrazione, ma che ora avranno l’onere di gestire, sbrogliare al più presto, magari garantendo che le istituzioni siano al servizio dei cittadini, mandando a casa chi si sente padrone nella casa di tutti e, in certa di protagonismo, fa quel che gli pare, restituendo così alla Calabria un pò di -normalità-.

Semplicemente, bisogna mantenere gli impegni di una campagna elettorale sì esaltante e appassionante, ma che adesso deve trovare un riscontro concreto nell’attività di governo. Altrimenti sono dolori…