Una donna di 44 anni è morta in una clinica privata-convenzionata, la Casa di Cura ‘Villa Elisa’, di Cinquefronti, piccolo centro della piana di Gioia Tauro, dopo aver partorito il suo quarto figlio. Dopo il decesso i familiari hanno presentato una denuncia ai carabinieri i quali hanno avviato le indagini che sono coordinate dalla sostituto procuratore della Repubblica di Palmi, Alberto Cianfarini.
Nella mattinata di Ferragosto, la donna è stata ricoverata nella clinica dove, dopo poche ore, ha dato alla luce il suo quarto figlio le cui condizioni di salute sono buone. Subito dopo il parto, svoltosi naturalmente, la donna ha avvertito un malore ed è successivamente morta.
I familiari che si trovavano nella struttura sanitaria hanno chiesto ai medici che cosa fosse successo ma, secondo quanto si è appreso, non ci sono state indicazioni ben precise. I familiari della donna hanno quindi deciso di denunciare l’accaduto ai carabinieri i quali hanno sequestrato la cartella clinica.
Il corpo della donna è stato trasferito nell’ospedale di Reggio Calabria dove sarà eseguita l’autopsia disposta dalla Procura della Repubblica di Palmi.
La direzione della clinica ha reso noto di aver provveduto -già nella giornata del 15 agosto a nominare una commissione interna-. Alla commissione, che sarà presieduta dal dottor Domenico Corea, responsabile dell’Unità di Ginecologia dell’ospedale di Lamezia Terme, sarà conferito -ampio ed assoluto mandato volto alla verifica della corretta applicazione dei protocolli sanitari richieste dal caso specifico. La direzione e tutto il personale della Casa di cura Villa Elisa esprime profondo cordoglio alla famiglia Romagnosi-Gambettola per la tragica scomparsa della loro congiunta. Confidando nella compiutezza dell’operato della magistratura, che sulla vicenda ha aperto un fascicolo, la Casa di Cura si mette a completa disposizione della stessa per ogni necessario chiarimento e approfondimento ritenuto opportuno-.
Nella stessa clinica, nel marzo 2008 morì una ragazza di 23 anni, incinta di due mesi. La ragazza fu ricoverata nella clinica nel febbraio del 2008 perchè da alcuni esami di laboratorio era emersa la presenza di glucosio nelle urine. Dopo alcune settimane di ricovero le condizioni peggiorarono ed i familiari decisero di trasferirla nell’ospedale di Polistena dove giunse in coma. Dopo alcuni giorni la ragazza morì. Sulla vicenda fu aperta una inchiesta della magistratura mentre la direzione della clinica decise di sospendere cinque medici che avevano avuto in cura la ragazza ventitreenne.