Reggio Calabria è una Città Metropolitana. Lo hanno stabilito le commissioni Bilancio e Finanze della Camera, approvando l’emendamento congiunto di Pd e Pdl completando l’esame del dl sul federalismo fiscale. Giovedì 12 marzo 2009 è destinato quindi a rimanere per sempre una delle pagine più importanti della storia della città calabra che si affaccia sullo Stretto. Ma non solo: anche per Messina questa notizia significa tanto.
Ma procediamo con ordine.
Le forze politiche di Reggio Calabria da settimane si battevano, in modo trasversale (destra e sinistra insieme) per ottenere questo risultato: l’emendamento approvato, infatti, era un emendamento congiunto di Pd e Pdl, firmato da Maria Grazia Laganà (Pd), Italo Bocchino (Pdl) , Massimo Corsaro (Pdl) e Santo Versace (Pdl) , ed era un emendamento la cui regia andava dal coordinamento provinciale del Pd di Giuseppe Strangio (Pd) al sindaco della città, Giuseppe Scopelliti (Pdl) fino al presidente del Consiglio Regionale Giuseppe Bova (Pd): un grande risultato, quindi, ottenuto unendo le forze di destra e sinistra nell’interesse unico di Reggio Calabria.
Ma adesso cosa succede ?
Il fatto che Reggio sia una Città Metropolitana, cosa comporterà per la città e per lo Stretto ?
Innanzitutto bisogna subito precisare che Reggio è una Città Metropolitana solo in teoria: in Italia, infatti, l’istituzione di -Città Metropolitana- non è ancora stata concretizzata per nessuna realtà.
A riguardo, c’è molta confusione ed è bene fare chiarezza.
Erano nove, fino a ieri, le città Italiane per cui la nostra Costituzione prevedeva l’istituzione di -Città Metropolitana-.
Si tratta di Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Bologna, Firenze, Bari e Venezia. Da oggi, fa parte di quest’elenco prestigioso anche Reggio Calabria.
A queste dieci Città Metropolitane vanno aggiunte quelle previste dalle varie costituzioni delle Regioni a Statuto Speciale: Palermo, Catania e Messina per quanto riguarda la Sicilia; Cagliari e Sassari per quanto attiene la Sardegna; Trieste per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia.
Sono, quindi, in tutto 15 le Città per cui è prevista l’istituzione della -Città Metropolitana-, che è, in parole povere, un ente amministrativo inserito nella nostra legislazione con la modifica del Titolo V della Costituzione avvenuto con la riforma dell’Ordinamento della Repubblica del 2001. E l’articolo che ne prevede l’istituzione è il 114 della Costituzione. All’ente sarannoattribuite tutte le funzioni delle Province: si tratta di uno di quegli enti che legittimano il governo regionale e locale e, in ordine di importanza, si posiziona a metà strada tra, appunto, la Regione e la Provincia.
Ma, in concreto, cosa cambia ?
Almeno per adesso, poco o niente: in Italia non sono ancora state istituite le Città metropolitane.
Ma il passo di -Reggio Città Metropolitana- è comunque storico, perchè ci rassicura al 100% sul fatto che il giorno in cui il Governo istituirà le Città Metropolitane, Reggio sarà per legge una di queste.
L’impressione è quella che all’interno della svolta federalista in atto nel nostro Paese, non manca molto tempo per l’istituzione di queste 15 realtà metropolitane.
Quindi i cambiamenti concreti che seguono quest’istituzione, per adesso soltanto formale, non dovrebbero essere poi così lontani, anzi …
Per una città come Reggio Calabria, posizionata nello Stretto di Messina, i benefici dell’istituzione della Città Metropolitana sono molteplici e avranno ripercussioni anche per l’altra sponda dello Stretto.
Innanzitutto Reggio avrà un ente aggiuntivo, rispetto a Regione, Provincia e Comune, con cui confrontarsi e da cui amministrarsi.
Un ente autonomo su diverse discipline, che potrà dettare le linee guida del governo e dell’amministrazione locale in assoluta indipendenza rispetto al territorio circostante, ovviamente all’interno delle competenze previste dalla Costituzione.
Ma, soprattutto, adesso Reggio e Messina potranno davvero conurbarsi nel -Consorzio Metropolitano dello Stretto-, visto e considerato che essendo entrambe -Città Metropolitane- vivono sullo stesso livello giuridico e amministrativo.
Infatti, non appena le Città Metropolitane verranno istituite, le due corrispondenti realtà di Reggio e Messina avranno tutti i mezzi giuridici per legarsi attraverso un consorzio interregionale che condurrebbe all’attivazione fra le stesse di un rapporto “speciale”, seppur non “esclusivo”, in numerosi ambiti quali, ad esempio: il sistema dei trasporti, la gestione integrata del ciclo dei rifiuti, il commercio, il turismo, la valorizzazione e fruizione dei beni culturali, il sistema universitario integrato tra le due sponde dello Stretto e tanti altri ancora.
Potremmo avere così sedute congiunte dei Consigli Comunali di Reggio e Messina, e quindi l’istituzione delle Città Metropolitane non è altro che una tappa intermedia per la realizzazione dell’Area Metropolitana dello Stretto che altrimenti sarebbe stato impossibile anche soltanto immaginare.
Il sogno di vedere Reggio e Messina come due quartieri di un’unica grande Città è, quindi, sempre più vicino.
E non stiamo parlando di uno scenario suggestivo, affascinante e utopistico: si tratta di una realtà concreta che consentirebbe a Reggio e Messina di gestire insieme, in modo diretto e coordinato, tutte quelle realtà problematiche dei trasporti, delle infrastrutture, del turismo, della ricettività, delle università e della cultura che, per natura sociale e civile, hanno l’esigenza di amministrarsi in sinergia essendo, di fatto, una realtà concreta.
Cui manca il riconoscimento giuridico, burocratico e amministrativo.
Ancora per poco …