Reggio, doppio colpo contro la ‘ndrangheta: arrestati Giovanni Tegano e Rocco Morabito, due -pesci grossi- dei clan

Colpi grossi delle forze dell’ordine contro la ‘ndrangheta a Reggio: gli uomini della Squadra Mobile reggina guidati da Renato Cortese hanno arrestato a Terreti, frazione collinare della città, Giovanni Tegano, 70enne boss dell’omonima cosca alleata al clan De Stefano. Il boss, latitante dal 1993, è stato condannato all’ergastolo per omicidio e associazione a delinquere di stampo mafioso ed è considerato dal Ministero dell’Interno (Direzione Centrale della Polizia Criminale) uno dei 30 latitanti più pericolosi d’Italia. Dal 1995 era ricercato in campo internazionale per arresto ai fini estradizionali.

Il ministro dell’Interno Roberto Maroni si è congratulato con il Capo della polizia Antonio Manganelli per l’arresto di Tegano, sottolineando che si tratta del -colpo più duro che si potesse infliggere oggi alla ‘ndrangheta essendo il numero uno dei ricercati calabresi-.

Poche ore prima, a Melito Porto Salvo, i carabinieri del Ros e del comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato Rocco Morabito, 50 anni, figlio del boss Giuseppe detto ‘U tiradrittu’. Morabito è stato individuato mentre era per strada e quando i carabinieri lo hanno fermato non ha opposto resistenza. Era a bordo della sua automobile e stava andando dalla sorella. Da una perquisizione è emerso che l’uomo era disarmato. Nei giorni scorsi nei confronti di Rocco Morabito era stato emesso dalla Dda di Reggio Calabria un provvedimento di fermo nell’ambito dell’operazione ‘Reale’. L’uomo, comunque, secondo quanto si e’ appreso, era gia’ irreperibile da anni. Il boss Giuseppe Morabito, padre di Rocco, fu arrestato nel 2004 dopo una latitanza protrattasi per 12 anni.