Reggio, tafferugli in Questura: 200 indignati per l’arresto di Tegano gridano -è un uomo di pace-

Momenti di alta tensione, a Reggio, di fronte la Questura: circa 200 persone hanno provocato disordini e tafferugli dimostrando tutta la loro rabbia e indignazione per l’arresto dello storico boss della ‘ndrangheta Giovanni Tegano. Tra loro, molti esponenti vicini all’estesa famiglia del boss. Le donne hanno gridato convinte: -Avete preso un uomo di pace- e in molti battevano le mani nei confronti del pericoloso criminale.

A margine dei tafferugli, il questore di Reggio Calabria, Carmelo Casabona, evidentemente scosso e amareggiato, ha affermato di essere -molto preoccupato per la reazione manifestatasi fuori dalla Questura-. Inoltre Casabona ha sottolineato che -fin quando una certa mentalità non cambierà questa città non avrà futuro-. Più tardi, in conferenza stampa, ha aggiunto: -E’ una vergogna, noi aspettavamo gli applausi alla polizia, invece sono arrivati per il boss-.

Il copione è sempre lo stesso: a Reggio, e più in generale in tutta la Calabria, quando viene arrestato un -pesce grosso- dei clan, la popolazione sembra ribellarsi. Al contrario di Palermo e di quella Sicilia dove, ormai da anni, ad ogni arresto segue una vera e propria festa di giubilo. La strada per distruggere, oltre alla ‘ndrangheta, una certa mentalità di mafiosità è molto lunga e, affinchè ciò avvenga, la repressione, da sola, non può bastare.