Ieri, durante i lavori del consiglio comunale, il sindaco della città di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà ha accolto le sollecitazioni arrivate dai banchi dell’opposizione riguardo la querelle infinita che interessa l’aeroporto dello Stretto. Nel suo intervento finale, infatti, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni che riflettono la volontà comune, più volte espressa anche dal sindaco, di unire le forze per salvare lo scalo, ormai moribondo, più a sud della penisola.
“Un consiglio comunale ad hoc sull’ aeroporto dello Stretto, magari congiunto con la Città metropolitana e aperto a tutte le forze politiche. valuteremo anche la possibilità di aprirlo ad altri enti, altre istituzioni e associazioni. Aperto anche a Messina e all’area dello Stretto. Sull’argomento occorre un dibattito corale. Siamo stati i primi a sostenere una gestione unica dei tre aeroporti, considerato che in altre regione ha prodotto risultati ottimi. In circa 4 anni, però, dal nuovo modello di gestione risulta evidente che qualcosa non va” – dichiara Falcomatà.
“Abbiamo sempre ascoltato da parte dei vertici della Sacal la volontà di incidere, migliorare, ammodernare lo scalo e aumentare i voli. Tuttavia credo che il tempo sia abbondantemente scaduto e questo è stato anche cristallizzato all’interno del piano industriale presentato qualche giorno fa. E mentre assistiamo all’aumento dei voli da Lamezia – continua – la sola notizia che riguarda il nostro è che tra qualche mese Alitalia toglierà anche l’unico volo per Milano. E’ evidente che qualcosa non funziona bene. Non possiamo più accettare e non possiamo più aspettare. – conclude.