REGGIO CALABRIA – Si chiama Giuseppe Sicari di 60 anni, il sicario di Francesco Fiume. L’uomo, parente acquisito della vittima lo ha ucciso nel pomeriggio di ieri a Catona, frazione alla periferia nord di Reggio Calabria, al termine di una lite per futili motivi. Sicari, incensurato e dipendente del Provveditorato si è costituito in Questura, immediatamente dopo aver sparato mortalmente Francesco Fiume già noto alle forze dell’ordine. Agli inquirenti, durante l’interrogatorio avrebbe detto di aver ucciso Francesco Fiume perché esasperato.
Da anni, infatti, c’erano degli screzi tra l’assassino e la vittima. Screzi per futili motivi fino ad accentuarsi tanto da spingere Sicari a prendere la pistola, regolarmente detenuta, ed a sparare contro Fiume, cugino della moglie. Il 44enne è stato ucciso davanti all’abitazione di Sicari mentre era a bordo della propria auto, una Fiat Stilo grigia. Era seduto sul posto di guida quando lo hanno trovato i poliziotti della Squadra mobile e della scientifica intervenuti sul posto per eseguire i rilievi. Sul corpo di Francesco Fiume, padre di una bambina, è stata disposta l’autopsia. Al termine dell’interrogatorio Sicari è stato condotto in carcere mentre proseguono le indagini della polizia per ricostruire la dinamica e l’esatto movente alla base dell’omicidio.